Ray Mantilla, il grande maestro emoziona il pubblico del Teatro Comunale “Niccolò van Westerhout” di Mola di Bari

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Sold-out per Ray Mantilla al Teatro Comunale “Niccolò van Westerhout”  a Mola di Bari, sabato 18 marzo 2017.

Classe 1934 ma dall’inconfutabile vitalità di grande maestro del latin-jazz, Mantilla ha riconfermato al pubblico come, pur basandosi sulla tradizione, “a suonare è una musica con dentro il suo ritmo”.

Già dalle prime note del concerto si viene, infatti, ampiamente rapiti dal movimento delle mani grandi e veloci del percussionista, mani che volano sulla pelle di congas e bongos avvolgendo il teatro tutto in una serata dal marcato sound d’oltreoceano, che alterna i pattern della clave del ritmi latini e delle melodie afro-cubane alla romantica e nostalgica espressione della saudade brasiliana.

Come ha precisato l’incantevole voce di Alessia Martegiani, insieme al rodato Mdf Trio che ha egregiamente accompagnato l’artista, il virtuosismo di Ray Mantilla è “al servizio dell’accompagnamento della melodia”. Così il concerto, che trasporta nell’anima della musica, ha spaziato dalle note del Rondò Brasiliano Cariñoso ad un Chick Corea interpretato dal caldo suono del cajon. La carica umana del maestro si è espressa, anche, interagendo direttamente con il pubblico: “Questa noche è una noche che sfugge… everybody!” dice con accento spagnolo e il gioco dei ritmi, tra mani e congas, diventa un linguaggio non verbale da utilizzare per dialogare musicalmente con quanti nel teatro, più che al completo, accolgono entusiasti l’invito. E’ dedicata a lui Puerto Rico (il suo paese natio pur avendo un vissuto newyorkese) e, a seguire, ancora groove di pura allegria con la Samba Chic, mentre Besame Mucho chiude il concerto e il richiesto bis è sulle note di Ragazze di Ipanema.

Mantilla, attraverso il suo ritmo appassionato convince chiunque che, come dice lui stesso… “la musica ha lo scopo di portare felicità e gioia”; e che sia vero come lui faccia musica “per rendere felice la gente” è testimoniato da un bambino seduto in platea, che ascolta rapito il concerto e non riesce a non far muovere, anch’esso, le sua mani a ritmo di musica.

Un grazie al puntuale impegno dell’Agimus per aver regalato al nostro territorio questo viaggio musicale, in compagnia di un così grande artista che, in un poetico sabato di marzo, con il suo talento ha reso incondizionatamente tutti davvero felici.

di Paola Pistone

foto di Gaia Daria Miolla

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