Assessore Leo lancia un programma regionale straordinario per la tutela del patrimonio linguistico griko, francoprovenzale e arbëreshë
“Riconoscere e tutelare il “diritto alla differenza”. Si ispira all’art. 6 della Carta Costituzionale l’accordo di cooperazione tra Regione Puglia, Ufficio scolastico regionale per la Puglia, Apulia Film Commission, Teatro Pubblico Pugliese e Fondazione “La notte della Taranta” firmato oggi e finalizzato alla realizzazione di una serie di interventi a regia regionale per la valorizzazione delle minoranze storico linguistiche presenti in Puglia. Con questa iniziativa vogliamo promuovere e tutelare il patrimonio delle minoranze native franco-provenzale, arbëreshë e grika, riconosciute anche dalla Legge regionale n. 5/2012, garantendo la conservazione, il recupero e lo sviluppo delle relative identità culturali. Per farlo abbiamo messo insieme il mondo della scuola e tre soggetti che operano strutturalmente nel mondo della cultura, AFC, TPP e Notte della Taranta, per utilizzare lo strumento artistico a difesa dell’importante patrimonio immateriale di queste comunità che rischiano di scomparire. Tre minoranze e tre progetti con forme espressive differenti: l’audiovisivo per la valorizzazione della minoranza francoprovenzale, il teatro per gli arbëreshë e la musica per la minoranza grika. Un incontro tra passato e presente, tra codici antichi e moderni che pone al centro il mondo della scuola per stimolare lo scambio generazionale, il confronto e l’arricchimento.”
Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Sebastiano Leo, ha presentato questa mattina in conferenza stampa il programma regionale straordinario per la tutela delle minoranze storico linguistiche presenti in Puglia. Alla base dell’iniziativa regionale, finanziata per un importo complessivo di 130.000 euro, vi è un accordo di cooperazione tra Regione Puglia, USR PUGLIA, AFC, TPP e Notte della Taranta siglato oggi e che avrà come protagonisti gli studenti/esse delle istituzioni scolastiche del territorio, accompagnati in un percorso alla riscoperta delle radici, culture e delle tradizioni del loro passato. Al termine del progetto regionale, che vedrà studenti/esse pugliesi impegnati durante quest’anno scolastico, è prevista anche la realizzazione di un breve tour nei vari territori con la presentazione finale dei risultati dei tre progetti, così da poter diffondere su scala regionale la ricchezza delle differenze.
La minoranza linguistica francoprovenzale (o arpitana) in Puglia è presente nei due piccoli comuni di Celle San Vito e Faeto in cui si parlano rispettivamente i dialetti cellese e faetano della lingua francoprovenzale. L’origine di tale minoranza, localizzata in un’area a cavallo tra Francia, Italia e Svizzera, non è chiara, sebbene sia certo che risalga al medioevo. Il progetto denominato “Matria”, a cura di Apulia Film Commission, punterà, attraverso la realizzazione di un documentario, a raccontare l’incontro-scontro tra generazioni molto diverse fra loro: i giovani e giovanissimi nativi digitali che non conoscono le categorie di distanza e tempo, suffragate dalla tecnologia che le annulla, e gli anziani, depositari di un sapere antico e conoscenze da tramandare e trasmettere per far sì che non soccombano allo scorrere del tempo e allo spopolamento di questi luoghi. Filo rosso di questo incontro-scontro sarà la langue maternelle francoprovenzale.
Si intitola “Il Grande Tempo – Moti i Madh” il progetto di Teatro Pubblico Pugliese dedicato alla minoranza arbëreshë, storicamente stanziata in Italia meridionale e insulare. Proveniente dalla storica regione albanese dell’Epiro, si stabilì in Italia tra il XV e il XVIII secolo in seguito alla morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg e alla progressiva conquista dell’Albania. La presenza in Puglia della popolazione arbëreshe è concentrata nei comuni di San Marzano di San Giuseppe, Casalvecchio di Puglia, Chieuti e numerose sono state negli anni le testimonianze della favorevole posizione della regione negli scambi culturali ed economici con l’Albania. Dal 2020, la cultura e i riti della popolazione albanese d’Italia sono candidati formalmente, col titolo “Moti i Madh” (Il “Tempo Grande”), alla lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità UNESCO. Con un programma di attività destinate agli studenti del territorio che prevedono laboratori di teatro, danza, burattini, realizzati con il coinvolgimento di compagnie di artisti sia italiani che albanesi, si punterà a valorizzare gli elementi caratterizzanti della cultura arbëreshë.
Sull’origine della comunità grika esistono studi non concordi: da un lato, c’è chi ritiene gli insediamenti di epoca classica, risalenti al periodo della Magna Grecia; altri sostengono che il carattere greco di questa zona risalga al successivo periodo bizantino. La comunità grika di Puglia ha istituito un’Unione dei Comuni per coordinare sinergicamente le attività composta da 12 comunità: Martano, Melpignano, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Castrignano de Greci, Soleto, Martignano, Sternatia, Zollino, Carpignano salentino, Sogliano Cavour, Calimera. La Fondazione La Notte della Taranta, che dal 1998 si occupa della tutela del patrimonio di lingua ellenofona, lancia il progetto “Taranters – Festival”, un percorso di ricerca, formazione e didattica in compagnia dei musicisti della Fondazione rivolto a bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi frequentanti le scuole dei comuni coinvolti. Dalla tradizione si passerà all’innovazione con la rivisitazione in chiave moderna di alcuni canti popolari che confluiranno in una sezione apposita del Festival “La notte della Taranta” 2022.
Alla firma dell’accordo che segna l’avvio del programma sono intervenuti, oltre all’assessore regionale Leo: Silvia Pellegrini, Direttore del Dipartimento regionale Politiche del lavoro, Istruzione e Formazione; Mario Trifiletti, Ufficio Scolastico regionale per la Puglia; Simonetta Dellomonaco, Presidente Apulia Film Commission; Giuseppe D’Urso, Presidente Teatro Pubblico Pugliese; Massimo Manera, Presidente della Fondazione La Notte della Taranta e rappresentanti istituzionali delle minoranze storiche linguistiche della Puglia.