Sembrano ormai costituire una caratteristica dei tempi che viviamo. L’elemento comune di queste relazioni fluide è un malinteso desiderio di libertà
È il tema di un convegno in programma a Bari martedì 20 febbraio, a partire dalle ore 17, nella sede del museo civico di Bari (Strada Sagges 13). L’iniziativa è organizzata dal Centro Femminile Italiano -sede comunale Bari e dal Centro La Madonnina Life & Care. Ad affrontare l’argomento tre relatrici: Rossella Vendola, psicologa e psicoterapeuta (Quando l’amore finisce); l’avvocato Maria Federica Verna (L’amore nullo); e l’avvocato Maria Anna Pia Castellaneta (L’amore e l’assenza di amore nel matrimonio civile). I lavori saranno introdotti dalla presidente del Cif Bari: la dottoressa Benedetta Sasanelli. Obiettivo dell’incontro: fare un focus sulle relazioni che vengono vissute quotidianamente in vari contesti della società, nell’amicizia e nella famiglia. A determinare, spesso, la rottura di questi rapporti è il mondo della comunicazione, in particolare dei social. In molti, infatti, vivono l’illusione di avviare le relazioni con un semplice click ignorando un aspetto fondamentale costituito dalla mancanza assoluta di responsabilità. I bisogni reali e profondi della persona vengono, dunque, disattesi, mentre si inseguono quelli effimeri la cui soddisfazione non può eliminare le sensazioni di solitudine e di vuoto. “Oggi viviamo un desiderio di libertà che suggerisce relazioni a tempo determinato, di breve durata -spiega la presidente del Cif Sasanelli – che si rompono non appena viene a mancare una facile soddisfazione di esigenze superficiali che non coinvolgono la profondità delle persone e i loro desideri più profondi. I protagonisti di queste relazioni, dopo aver avuto la sensazione di dissetarsi ad una sorgente fresca e inebriante si ritrovano a naufragare in un pozzo di solitudine. Queste relazioni fluide mancano di una progettualità che coinvolga l’impegno reciproco del noi”. Identica situazione si vive anche nei rapporti coniugali. “La famiglia è una relazione nella quale ci si aiuta e sostiene reciprocamente nella crescita – ribadisce la dottoressa Sasanelli – non è un aggregato sociologico ma un patto d’amore nel quale i consorti (il maschio e la femmina) si accolgono nella loro diversità e complementarietà, nella vita e per la vita. È triste constatare come la fluidità delle relazioni produca un continuo cambiamento, sempre alla ricerca di una gratificazione immediata dei propri bisogni con il minimo sforzo, senza pensare a dare fondamenta durature esolide a relazioni che soddisfino l’essenza delle persone”.
redazione