Revocata amministrazione giudiziaria Maldarizzi

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La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari ha revocato l’amministrazione giudiziaria nei confronti della Maldarizzi Automotive spa, l’azienda di rivendita di auto sottoposta alla misura lo scorso 26 febbraio nell’ambito dell’inchiesta di Dda e squadra mobile Codice interno, su presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria barese.
L’inchiesta è quella che ha portato agli arresti dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri (in carcere), della moglie ed ex consigliera comunale di Bari Maria Carmen Lorusso (ai domiciliari) e all’amministrazione giudiziaria dell’Amtab, la municipalizzata barese dei trasporti.

Maldarizzi Automotive era stata sottoposta a misura soprattutto a causa di alcuni rapporti commerciali avuti con Tommaso Lovreglio, nipote del boss “Savinuccio” Parisi e in carcere nell’ambito di questa inchiesta.
Il tribunale, come sottolineano in una nota il professor Filippo Bottalico e l’avvocato Luca Calcagnile, che assistono l’azienda, “ha preso atto – sulla scorta di quanto riferito dall’amministratore giudiziario avvocato Luca d’Amore – della revisione dell’organizzazione aziendale in misura tale da eliminare ogni possibile rischio di contiguità con gli ambienti criminali”.
La misura era stata inizialmente disposta per un anno.

La decisione del tribunale, proseguono i legali, ha dato atto della “solidità della struttura aziendale della Maldarizzi s.p.a., la quale – nel ristretto arco di tempo dall’adozione della misura ad oggi – ha implementato ulteriori e più efficaci strumenti di controllo interno”, sotto la guida di D’Amore. “La revoca anticipata – si legge ancora nella nota – dimostra l’assoluta occasionalità dei contatti tra l’azienda e il solo Tommaso Lovreglio, non essendo stato mai neppure adombrato alcun rapporto con altri esponenti della criminalità organizzata”.

redazione

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