Grande successo di pubblico per il dramma “Riccardo3” al teatro Abeliano di Bari per la stagione del Teatro Pubblico Pugliese. Liberamente tratto dal “Riccardo III” di Shakespeare, di cui conserva la struttura narrativa e i personaggi, il testo di Francesco Niccolini si ispira ai crimini di Jean-Claude Romand, riportati nel libro “L’avversario” di Emmanuel Carrère.
In scena Giovanni Moschella, nei panni di Riccardo, Enzo Vetrano e Stefano Randisi – i due registi – che impersonano tutti gli altri personaggi. La scena, spoglia, è una stanza di ospedale, forse un manicomio criminale, in cui domina la figura, cupa e malvagia, di Riccardo, logorato dal suo tormento interiore e intento a tessere la sua trama di sangue, l’uccisione di tutti i suoi familiari per sedere sul trono di Inghilterra.
Il Riccardo Shakespeariano è il villain per eccellenza, machiavellico e senza scrupoli, privo di coscienza, cinico calcolatore, abile affabulatore, manipola le sue vittime, circuisce i suoi aiutanti e va avanti per la sua strada calpestando finanche la pace del suo paese. Il Riccardo di Niccolini è un uomo sì malvagio, ma debole, tormentato, pieno di paure, tanto che gli altri personaggi appaiono come delle visioni di un lungo incubo che lo porterà alla morte. È qui che si inserisce il rimando a “L’avversario”, alla storia del criminale francese Romand che negli anni ’90 sterminò tutta la sua famiglia per nascondere l’infamia di una vita fatta di menzogne e debiti. Ecco, quindi, la motivazione dell’ambientazione e la sostituzione delle spade con le siringhe e la morte di Riccardo, non per mano del valoroso Richmond, ma ad opera di un pietoso operatore sanitario.
Ultima replica stasera alle ore 21. Il prossimo appuntamento della stagione barese del Teatro Pubblico Pugliese sarà “Socrate il sopravvissuto / come le foglie” dal 28 febbraio al 3 marzo al teatro Kismet.
Maria Cristina Consiglio