Di poche ore fa la notizia della nomina di una commissione da parte del ministero delle interno per valutare se ci sono o meno le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale. Dopo lo sfogo su facebook del sindaco di Bari arriva il comunicato del Partito Democratico di Bari.
Siamo sconcertati dalla notizia della nomina della commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari, che dà seguito all’istanza di rappresentanti istituzionali di centrodestra (all’opposizione a Bari da vent’anni), accolta dal governo dello stesso colore politico e assolutamente distonica rispetto alle parole frutto di studio attento da parte del Procuratore di Bari Roberto Rossi, già nel corso della prima conferenza stampa dopo l’arresto dell’Avv. Giacomo Olivieri e della Consigliera comunale Maria Carmen Lorusso. Il Procuratore del nostro territorio aveva infatti chiarito come la portata dell’inchiesta, per quanto concerne l’amministrazione Decaro, fosse circoscritta alla sola figura della Consigliera, peraltro eletta nel centrodestra e che anzi l’amministrazione in carica si fosse sempre distinta per la sua attività di contrasto alla criminalità organizzata.
Non ci sono parole più efficaci di queste per commentare la notizia di questa sera, che vorrebbe gettare fango sulla storia della primavera pugliese: una storia fatta di persone perbene e che è cominciata proprio con la lotta alla criminalità organizzata. Non a caso ha preso avvio nel 2004 con l’elezione a Sindaco di Bari di un magistrato antimafia, Michele Emiliano; è proseguita a Bari con Antonio Decaro, finito peraltro sotto scorta a seguito di minacce ricevute proprio per le sue battaglie per la legalità; oggi si appresta a scrivere un nuovo capitolo con le primarie del 7 aprile, che vantano le candidature di Vito Leccese che ha combattuto quelle stesse lotte in questi 20 anni al fianco dei due Sindaci e di Michele Laforgia che, tra le tante cose, è stato Avvocato di parte civile al fianco del Comune di Bari nei procedimenti giudiziari contro i clan.
Questa è la nostra storia. Ne andiamo fieri e continueremo a esserlo: la difenderemo e difenderemo la nostra città con tutta la volontà, tutta la voce, tutto l’orgoglio che abbiamo in corpo. I falli di frustrazione li lasciamo ad altri.
Redazione