Ritratti Festival a Monopoli con “Lo Scrigno di Moses-Ibn-Ezra”

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Dopo il concerto Luterana in collaborazione con Anima Mea, il Ritratti Festival di Monopoli prosegue la programmazione autunnale nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, venerdì 20 ottobre (ore 20.30, ingresso libero), nella Chiesa di Santa Maria Amalfitana, con “Lo Scrigno di Moses-Ibn-Ezra”.

 

Si tratta di un omaggio al grande poeta di Granada e alla musica di Mario Castelnuovo-Tedesco della cantante Gaia Mattiuzzi e del chitarrista Massimo Felici, che del Ritratti Festival è direttore artistico con Antonia Valente.
Sentendo forse approssimarsi la fine, nel 1967 Castelnuovo-Tedesco affida il proprio ideale testamento spirituale alla raccolta The Divan of Moses-Ibn-Ezra. L’affinità che lega il compositore al poeta spagnolo Moses-Ibn-Ezra (1055-1135) – entrambi furono costretti all’esilio a causa delle loro origini ebraiche – rende questo ciclo di sei liriche una testimonianza indicativa dei sentimenti di amarezza e disillusione provati dal compositore negli ultimi anni di vita: per una volta la musica abbandona quei caratteri sereni e spensierati, gai e ottimisti che avevano costituito un vero e proprio “marchio di fabbrica” dell’arte di Castelnuovo-Tedesco, per colorarsi di tinte fosche e autunnali. La scelta di affidare al suono intimo e raccolto della chitarra di Massimo Felici l’accompagnamento di questi testi non è certamente casuale ed è forse interpretabile anche come una sorta di omaggio allo strumento che gli aveva garantito le soddisfazioni più profonde e durature.
Nato a Firenze nel 1895, allievo di Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco lasciò l’Italia all’affacciarsi del secondo conflitto mondiale, e la sua vita e la sua carriera musicale, come per molti altri grandi musicisti europei, furono segnate irreversibilmente dalla fase storica delle persecuzioni politiche e razziali. Interpreti entusiasti della sua musica, già molto prima di lasciare l’Italia, furono Heifetz, Piatigorsky, Gieseking, Toscanini, Segovia, Mitropoulos; suoi amici per tutta la vita furono Nino Rota, Alfredo Casella, Virgilio Mortari, Arturo Loria, oltre alle frequentazioni con Puccini, D’Annunzio e Pirandello; condivisero la sua sorte, emigrando oltre oceano, Stravinskij, Milhaud, Schoenberg, Tansman, De Falla, Bartok, Hindemith; sono stati, infine, suoi allievi i più grandi compositori della storia del cinema americano: André Prévin, Elmer Bernstein, John Williams, Jerry Goldsmith, Henry Mancini.

Ingresso libero

Ufficio stampa RITRATTI FESTIVAL Monopoli

redazione

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