Ritratti Festival – Monopoli – L’arte del Trio nel Chiostro di Palazzo San Martino

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RITRATTI FESTIVAL 2021

Monopoli

Chiostro Palazzo San Martino

domenica 26 giugno, ore 21

L’ARTE DEL TRIO

Stefania Santangelo, pianoforte

Massimo Magri, violoncello

Federica Vignoni, violino

Trio per pianoforte n. 1 in do minore op. 8 di Shostakovich

Trio per pianoforte n. 1 in re minore op. 49 di Mendelssohn

Nella musica da camera il trio con pianoforte suggerisce un’atmosfera intima da soirée musicale, che è poi quella che si propone di restituire per la conclusione del primo modulo di programmazione il Ritratti Festival di Monopoli, domenica 27 giugno (ore 21), nel chiostro di Palazzo San Martino, dove Stefania Santangelo (pianoforte), Massimo Magri (violoncello) e Federica Vignoni (violino) suoneranno due perle della letteratura musicale per quest’organico. Nata in un contesto fortemente connotato da una tradizione e da una storia importante come quello dell’Accademia Musicale Pescarese, la formazione esegue il Trio per pianoforte n. 1 op. 8 di Shostakovich e il Trio per pianoforte n. 1 op. 49 di Mendelssohn.

Originariamente intitolato «Poème» e dedicato a Tatyana Glivenko, il Trio con pianoforte n. 1 viene composto da Shostakovich nel 1923, a soli sedici anni, durante la convalescenza in Crimea per curare la tubercolosi. Strutturato in un solo movimento, con una continua alternanza di sezioni e andamento agogico diverso, in una sorta di piccola forma ciclica, questa pagina venne testata per la prima volta dallo stesso Shostakovich, nel 1924. Il giovane musicista, che voleva trasferirsi dal Conservatorio di Leningrado a quello di Mosca, lo suonò col violinista Vlasov e il violoncellista Klevensky per essere accettato nella classe di composizione di Myaskovsky dopo una serie di prove all’intero di un cinema, durante la proiezione di un film muto. E, in effetti, com’è stato scritto, questa composizione dai forti contrasti di ritmo e di umore sembra proprio adatta a evocare immagini cinematografiche.

A sua volta, il Trio con pianoforte n. 1 di Mendelssohn, composto a Francoforte nel 1839, riflette il profondo equilibrio interiore del musicista di Amburgo, che in questa partitura fuse le tre voci strumentali in modo omogeneo, con la tastiera chiamata a svolgere una funzione di coordinamento nell’ambito di un classicismo formale dotato di esposizione, sviluppo e ripresa del materiale tematico.

Insomma, due pagine di grande fascino affidate alla sensibilità di tre musicisti vincitori di concorsi internazionali, con alle spalle significative esperienze artistiche personali, incisioni discografiche e prestigiose collaborazioni, sia con istituzioni musicali quali l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado, l’European Union Youth Orchestra, il Quartetto Mirus e i Solisti Aquilani, che con artisti quali Marta Argerich, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Giuliano Carmignola e Josè Carreras.

Biglietti e altre info su www.ritrattifestival.it

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