Roberto Cotroneo presenta “Niente di Personale” a Monopoli, Lecce, Corigliano d’Otranto, Maglie, Taviano e Poggiardo (Dal 14 al 17 febbraio)

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Dal 14 al 17 febbraio, lo scrittore, giornalista e fotografo Roberto Cotroneo torna in Puglia per presentare il suo ultimo romanzo “Niente di personale”, edito da La Nave di Teseo. Il minitour, curato da Coolclub, Conversazioni sul futuro e le rassegne Io non l’ho interrotta e Votarti m’affatica, parte giovedì 14 febbraio (ore 18) nella Biblioteca Civica Prospero Rendella in Piazza Giuseppe Garibaldi 24 a Monopoli con la partecipazione di Enzo Magistà (direttore del TgNorba). Doppio appuntamento venerdì 15 febbraioalle 10:30 al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci in Via Giovanni Gentile 4 a Maglie e alle 18:30 alle Officine Cantelmo in Via Michele De Pietro in Lecce per la presentazione di “Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua” del giornalista di Repubblica Filippo Ceccarelli (Feltrinelli). Sabato 16 febbraio alle ore 16:30 Cotroneo dialogherà con Marta Mercurio nella sede dell’associazione “Vittorio Bachelet” in via Immacolata 16 a Taviano; alle 19 lo scrittore sarà nella Sala Cavallerizza nel Castello “Volante” De’ Monti di Corigliano d’Otranto. Il tour si concluderà domenica 17 febbraio alle 18 nelle sale dell’Hotel Il Tesoretto di Poggiardo (provinciale Maglie/Castro) dove lo scrittore sarà intervistato da Marta Seclì.

Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della cultura si accorge d’un tratto, come per una strana epifania, di essere stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto. Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia? E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Decide quindi di ricostruire il motivo per cui tutto questo è accaduto. Attraverso una scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano. Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro.

Roberto Cotroneo (Alessandria, 1961) è un romanziere, un critico, un saggista e un fotografo. Tra i protagonisti della vita culturale italiana di questi trent’anni è stato per oltre un decennio a capo delle pagine culturali dell’Espresso. Oggi scrive per il Corriere della Sera. Ha pubblicato i romanzi: Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Questo amore (2006), Il vento dell’odio (2008), E nemmeno un rimpianto (2011), Betty (2013). Tra i saggi: Se una mattina d’estate un bambino (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2002), Chiedimi chi erano i Beatles (2003), Il sogno di scrivere (2014), Lo sguardo rovesciato (2015), L’invenzione di Caravaggio (2018) e il libro fotografico: Genius Loci (2017).

Ufficio Stampa
Società Cooperativa Coolclub

redazione

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