Venerdì 1 dicembre, alle ore 20, al Teatro Traetta appuntamento con il cantautore Ron per la presentazione del libro “Chissà se lo sai”, autobiografia edita da Piemme per la collana “Piemme Incontri”, nella quale l’artista ripercorre passioni, amori, emozioni, successi e fatiche della sua vita personale e professionale, svelando ricordi e lati nascosti come la passione per il vino che lo ha portato addirittura a produrne uno (Fra cent’anni) con il nome mutuato dal titolo di una delle sue canzoni più amate.
L’evento fa parte della programmazione di “Star in The Park”, il format culturale ideato da Comune di Bitonto e Parco delle Arti per animare i principali contenitori culturali della città con serate d’autore, e rappresenta per i fan del cantautore pavese una ghiotta anteprima dello spettacolo “La forza di dire si – tour 2017” in programma al Traetta, per la stagione di prosa e musica 2017/2018, sabato 2 dicembre alle ore 21.
A dialogare con Ron sul palco del teatro comunale saranno Francesco Costantini, giornalista esperto musicale de La Gazzetta del Mezzogiorno e il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, nei panni di appassionato cultore della musica d’autore.
“Chissà se lo sai” – come si legge nella presentazione del libro pubblicata dalla Piemme – “nasce dall’incontro fra Rosalino Cellamare e Ron. E a ogni pagina si ride, si riflette, si fa memoria della storia d’Italia e della sua cultura, si resta coinvolti nell’intimo, come quando lo si ascolta cantare dal palco Piazza Grande, Joe Temerario, Non abbiam bisogno di parole, Attenti al Lupo…
Rosalino, che fin da bambino amava cantare ai concorsi canori accompagnato da papà, racconta della sua amatissima famiglia, della piccola Garlasco lasciata e poi ritrovata dopo il successo, della gavetta, dei tanti amici e di quel Dio a lungo invocato e cercato attraverso tortuosi percorsi spirituali.
Ron – che in oltre quarant’anni di carriera ha scritto canzoni per artisti come Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, Loredana Berté, Anna Oxa, Biagio Antonacci, Tosca, Milva, Ornella Vanoni – riflette sul valore della creatività, sul successo e sull’importanza di rimanere fedeli a se stessi. E mentre guarda con fiducia al domani, spiega com’è giunto, oggi, a trovare la serenità e il coraggio di mettere a disposizione il proprio impegno per i malati di sla.
Una confessione per nulla auto-celebrativa, piuttosto autocritica, che mostra come si attraversano i fallimenti, le fatiche, gli amori corrisposti e non corrisposti, svelando un cammino umano, interiore e professionale alla continua ricerca di sé”.
di Antonio Carbonara