RUTIGLIANOteatro: EMILIO SOLFRIZZI IL 4 SETTEMBRE IN “ANFITRIONE” – SOLD OUT
COMUNE DI RUTIGLIANO
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
ESTIVA 2024
4 SETTEMBRE
EMILIO SOLFRIZZI IN “ANFITRIONE”
SOLD OUT
Istituto Comprensivo Settanni – Manzoni – ORE 21
Si conclude la stagione estiva del Comune di Rutigliano, organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese all’Istituto comprensivo Settanni – Manzoni, alle ore 21. Il 4 settembre appuntamento con Emilio Solfrizzi in una delle commedie più celebri di Plauto: Anfitrione. Lo spettacolo ha già registrato il tutto esaurito al botteghino. “Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità”.
INFO 320.904.16.03
Costo dei biglietti
4 settembre – Anfitrione – € 20 posto unico
Vendita c/o info point Pro Loco Rutigliano Via L.Tarantini 28
Dal Martedi al Sabato dalle 10-12 e dalle 17-20.
I biglietti saranno in vendita anche su vivaticket e nei punti vendita vivaticket.
4 settembre 2024
Compagnia Molière
Emilio Solfrizzi
ANFITRIONE
di Plauto
con Simone Colombari, Sergio Basile, Rosario Coppolino
e con Viviana Altieri, Cristiano Dessì e Beatrice Coppolino
scene Fabiana Di Marco
luci Mirko Oteri
costumi Alessandra Benaduce
regia EMILIO SOLFRIZZI
Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto.
La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità. Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?
Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.
Redazione