Alessandro Leogrande, scrittore e giornalista, è stato una delle menti migliori del nostro Paese. Capace di unire lo spirito analitico alla passione civile, si è occupato, con i suoi libri e reportage, di criminalità, di sfruttamento del lavoro, di migranti e migrazioni, in modo profondo e senza retorica. A lui, scomparso nel novembre 2017, è dedicato il Premio Alessandro Leogrande al miglior progetto di reportage letterario dell’anno, iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino e della Regione Puglia. Non si tratta solo di “ricordare” lo scrittore, ma di ricorrere al significato proprio della parola “memoria” con cui si vuol far rivivere un’esperienza dandogli valore di presenza e di permanenza.
Il premio è un tributo a un pugliese straordinario, ma anche il tentativo di riparare a una pecca del giornalismo culturale italiano: pur essendoci molti autori in grado di eccellere nel reportage letterario, non si è soliti finanziare i loro progetti, né sostenere le spese necessarie per mettere insieme il materiale di documentazione indispensabile. Non è così all’estero, dove le migliori penne delle ultime generazioni hanno espresso la loro maggiore abilità in questo genere giornalistico-letterario con articoli commissionati da riviste e giornali e in seguito pubblicati e letti in tutto il mondo.
Alessandro Leogrande è stato uno dei massimi scrittori italiani di reportage e anche lui ha sempre dovuto autofinanziarsi per poter raccogliere il materiale necessario a comporre le sue preziose testimonianze, in un sistema culturale più evoluto, forse, non sarebbe stato costretto a farlo.
L’obiettivo del Premio Alessandro Leogrande è dare un riconoscimento al miglior progetto di reportage letterario tra quelli che verranno presentati ogni anno. Chiunque, esordienti e scrittori affermati, può partecipare attraverso la presentazione di un’idea per un reportage da realizzare nel rispetto del regolamento che a breve verrà pubblicato. Sono previsti due vincitori: una borsa per gli esordienti da 5.000 €, e una per scrittori affermati da 10.000 €, per coprire le spese necessarie alla costruzione del materiale utile alla realizzazione del reportage. Ogni anno i progetti realizzati grazie al finanziamento dell’anno precedente saranno presentati al Salone del Libro, assicurando idonea visibilità.
Il Presidente della Regione Puglia dichiara che Alessandro Leogrande rientra ormai a pieno titolo tra quei “Grandissimi” di Puglia che Alessandro stesso ha voluto inserire come tema fondamentale nel Piano Strategico della Cultura della Regione Puglia. Per arrivare alle radici dell’identità pugliese, meridionale e mediterranea e proiettarla nel futuro con le ali della conoscenza e della consapevolezza di sé. Consentire a giovani giornalisti, scrittori e intellettuali di realizzare le proprie inchieste e i propri reportage letterari rappresenta, dunque, il modo migliore per dare continuità al lavoro di Alessandro, renderne viva la memoria attraverso l’impegno civile e la scrittura, ma anche stimolare un dibattito in cui le parole ritrovino il proprio peso e il proprio significato e siano utili ad indagare il tempo difficile in cui viviamo e a ricercare idonee chiavi di lettura, contro le paure e il sonno della ragione che di solito genera mostri. È proprio il Premio Alessandro Leogrande lo strumento attraverso il quale la Regione Puglia intende dare senso e contenuto all’accordo che ha deciso di stipulare per i prossimi tre anni con il Salone Internazionale del Libro di Torino, andando oltre la mera occasione della presenza fieristica, per puntare alla concreta promozione della scrittura e degli scrittori, soprattutto giovani, talentuosi e liberi.
L’Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia ricorda la grande lezione di Alessandro Leogrande, straordinario professionista capace di osservare i fatti ma anche di restituire umanità e sentimenti delle persone protagoniste delle vicende raccontate. Pertanto, il premio si propone di sostenere i reportage di quei giornalisti e scrittori in grado di documentare avvenimenti e al contempo educare la cittadinanza ad una corretta lettura delle informazioni. Per svolgere la sua attività, Leogrande spesso si autofinanziava. Quindi il premio a lui intitolato vuole rappresentare anche un incoraggiamento a svolgere un mestiere che richiede impegno intellettuale e spesso economico.
«In un paese sempre molto fragile, Alessandro Leogrande riusciva a unire lo spirito analitico alla passione civile”, dichiara Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. “Si è occupato in modo serio di criminalità senza mai diventare un professionista dell’antimafia. Di sfruttamento sul lavoro senza retorica. Di migranti e migrazioni in modo profondo. L’Italia deve molto a questo intellettuale coraggioso e allergico alle scorciatoie. Chi lo frequentava sulla pagina – ancor più nella vita – vedeva in lui una pietra di paragone. La sua esistenza ti obbligava a essere più intelligente. Non potevamo scrivere di politica, di Mezzogiorno, di migrazioni, di mutamenti sociali senza dirci “che cosa ne penserebbe Alessandro?” Così, dopo esserci dati una risposta, dovevamo tornare sulle nostre pagine. Se l’Italia delle ultime generazioni ha avuto un intellettuale pulito (uno per cui comprendere era più importante che esibirsi) era lui».
«Crediamo profondamente nel lavoro di Alessandro Leogrande – dichiara Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori – per questo abbiamo lavorato intensamente con la Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese per istituire il premio. Leogrande ha raccontato il nostro tempo con rigore e senza retorica e i suoi preziosi reportage letterari sono libri sempre attuali, bussole per orientarsi e guide utili a comprendere dove siamo e chi siamo. Il premio a lui dedicato è pensato proprio per offrire la possibilità agli autori di raccontare il presente, proseguendo così, idealmente, il lavoro di uno dei migliori intellettuali italiani».
La Regione Puglia è promotore del Premio con il Salone, nell’ambito di una convenzione triennale tra i due enti, e provvederà alla copertura dei costi e alla promozione sul territorio dello stesso. Il Salone provvederà ad individuare una rosa di giudici, tra scrittori e intellettuali, che valuteranno i progetti presentati insieme ai propri consulenti culturali e a personalità individuate dalla Regione Puglia. Il Salone garantirà, inoltre, ogni anno la pubblicazione del reportage vincitore su una grande testata nazionale o internazionale, dando grande spazio all’iniziativa all’interno della manifestazione e risalto mediatico attraverso l’attività di ufficio stampa e social, per l’intero anno.
Tra i tanti appuntamenti di sabato 11 maggio, la programmazione nello stand della Regione Puglia prevede alle ore 10.30 un omaggio a Carmelo Bene della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia con la presentazione dei volumi curati da Rino Maenza “Dalla Puglia l’eterno Bene: La Lectura Dantis di Carmelo Bene” e “Il sommo Bene”. Presentazione che, nel corso della stessa giornata, verrà replicata alle ore 18, nel Salone Off/Polo ‘900 del Lingotto Fiere. A entrambi gli appuntamenti partecipano, con l’autore, Anna Vita Perrone (Dirigente della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia), Simone Giorgino (docente dell’Università del Salento e Fondatore del Centro Studi Carmelo Bene) e Italo Moscati (regista e dirigente storico del Dipartimento Cultura della Rai). Nel corso della giornata è in calendario, alle ore 13.30, la presentazione di PIIIL, il Piano strategico della Cultura della Regione Puglia, innovativo programma operativo regionale che mette a sistema “contenitori” e “contenuto” per farne strumento di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Intervengono Aldo Patruno (direttore Dipartimento Economia della Cultura della Regione Puglia), Mauro Bruno (dirigente Sezione Economia della Cultura della Regione Puglia) e Paolo Ponzio (coordinatore Piano Strategico della Cultura per la Puglia). Previste, inoltre, una tavola rotonda sulla scrittura di romanzi e racconti per bambini e ragazzi organizzata da CSA Editrice (ore 11.30), un incontro sulla collana di classici illustrati per ragazzi “Cri-Cri” di Progedit (ore 14) e la presentazioni di libri di autori ed editori pugliesi: “L’assassino” di Federico Fabbri (Les Flaneurs), “Come mi sono perso il fratello greco cercando la sinistra” di Peppino Caldarola (Progedit), “Imparare meditando. Manuale per for-amare ragazzi sereni” (Edizioni dal Sud), “Liberi dali artigli. Una storia vera di pedo-pornografia” di Ninzia Di Bari (Schena Editore), “I fiumi del Sahara” di Ardian Kycyku” (Besa Muci), “La conquista dell’immortalità”di Francesco Rampin (Gagliano Edizioni), “Furono baci e furono carezze. Dieci anni di Fabrizio De Andrè” di Fulvio Frezza (Florestano), “Ricostruire con l’arte” di Roberta Semeraro (Progedit), “La vera storia di Locorotondo” di Roberto Colucci (Giacovelli) e “Sull’altra sponda” di Tommaso Fiore (Stilo).
Infine, la giornata nello spazio Puglia del Padiglione 2 prevede una degustazione di prodotti tipici (ore 16).
Ufficio stampa Teatro Pubblico Pugliese
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