Di Stefano de Carolis
Il soldato di leva Forgione Francesco, classe 1887 figlio di Grazio e De Nunzio Maria Giuseppa, nato a Pietralcina il 25 maggio 1887, di statura mt. 1,66; torace 0,82; capelli castagni; colorito roseo, dentatura sana; arte e professione: studente.
Questo è annotato sul foglio matricolare n.12094/14883 del distretto militare di Benevento, di colui il quale da lì a poco diverrà il Santo più amato del 900, San Pio da Pietralcina.
Lasciato in congedo illimitato il 16 aprile 1907, nel mese di novembre 1915, un giovane Padre Pio, viene chiamato alle armi, e un mese più tardi, ammalatosi gravemente, dall’autorità sanitaria militare viene posto in una lunga licenza di convalescenza. La sua malattia si protraasse sino al marzo del 1918, quando rientrato nuovamente nel corpo militare, venne riformato per una grave forma di “bronco alveolite bilaterale doppia”.
E’ doveroso ricordare che qualche mese prima in Italia e nel mondo, era scoppiato il contagio della devastante influenza “spagnola”, pandemia che agli inizi del contagio, ai tanti, venne tenuta in stretto segreto, fu la stampa spagnola che per primo diffuse la notizia della pandemia che stava flagellando il mondo intero.
Nel settembre del 1918 padre Pio, ormai congedato da militare, ricevette “il mistero” delle stimmate, dono che con la sua travagliata vita terrena porterà amore, fede e speranza per milioni di credenti.
Stefano de Carolis