Presentato stamane al Museo Castromediano di Lecce SANTU PATI 2025, il capodanno contadino del Salento, in programma il 18 e 19 gennaio a TIGGIANO (Le), in onore di SANT’IPPAZIO protettore della virilità e della fertilità maschile.
Sono intervenuti
Giacomo Cazzato, sindaco di Tiggiano (Le)
Don Antonio De Giorgi, parroco di Tiggiano (Le)
Mario Serafino, vicepresidente Comitato Feste
Graziano Cennamo, presidente Pugliarmonica
SANTU PATI 2025
Il capodanno contadino del Salento
Il 18 e 19 gennaio a TIGGIANO (Le) torna la
FESTA DI SANT’IPPAZIO,
patrono del piccolo borgo medievale del Capo di Leuca, nel Sud Salento, protettore della virilità e della fertilità maschile
simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca
Sabato 18 musica, tradizione e gastronomia tipica con il Capodanno contadino e la Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale, diventato prezioso simbolo di Tiggiano e inserita dal 2004 nell’elenco nazionale PAT-prodotto agroalimentare tradizionale
Grande festa di chiusura domenica 19 gennaio, giorno del santo, con la fiera mercato tradizionale, il rito dell’innalzamento dello stendardo di 6 metri portato in processione con il santo, la prosecuzione del Capodanno contadino e il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
Per la prima volta quest’anno introdotta la prova “du stannardu”, domenica 12 gennaio
SANTU PATI 2025 è organizzato dal Comitato Festa Patronale della Parrocchia di Tiggiano con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce in collaborazione con PugliArmonica
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È il vero capodanno contadino del Salento, la festa di “Santu Pati”, nel Capo di Leuca, rito celebrato il 19 gennaio e intriso di tradizioni antiche, di saggezza arcaica e di quelle consuetudini contadine che, tra fede e goliardia, rendevano meno duro il lavoro nei campi.
Sant’Ippazio – protettore della virilità e della fertilità maschile, simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca – si festeggia a Tiggiano (Le), borgo medievale del Sud Salento, a un passo dal mare Adriatico, incastonato nel parco naturale che si allunga tra Otranto, Leuca e Tricase.
Il piccolo comune salentino è l’unico d’Italia a celebrare Sant’Ippazio e anche quest’anno lo fa dedicandogli un intenso programma di riti religiosi e civili, una festa di devozione con grandi appuntamenti di intrattenimento per tutti. Organizzata dal Comitato Festa Patronale della Parrocchia di Tiggiano con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce in collaborazione con PugliArmonica, si svolge nel centro del paese, tra la Chiesa Madre Sant’Ippazio, Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco.
Si parte già venerdì 17 gennaio. Dopo i riti religiosi in Chiesa Madre alle ore 18, alle 19.00 l’apertura dei festeggiamenti con l’accensione dei bracieri monumentali e, a seguire, il concerto della Banda di Aradeo (Le).
GRANDE FESTA SABATO 18 E DOMENICA 19 GENNAIO
Si entra nel vivo da sabato 18, con la celebrazione del Capodanno contadino, a cura del Comitato Feste, dalle ore 19.30, con prodotti tipici e piatti tradizionali, come la paparotta, la “merenda contadina” di una volta, una minestra povera ma molto sostanziosa fatta di rape, piselli, pezzi di pane soffritto.
Poi dalle 21 la musica diventa colonna sonora di questa grande celebrazione del patrono, con Shocchezze in concerto, dando inoltre il via alla Sagra della Pestanaca a cura della Pro Loco di Tiggiano. La carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale, è ormai prezioso simbolo di Tiggiano, inserita dal 2004 nell’elenco nazionale PAT-prodotto agroalimentare tradizionale.
Grande festa di chiusura domenica 19 gennaio, giorno del santo, con un ricco programma di appuntamenti civili e religiosi tra cui, dalle ore 6 alle 13, la Fiera Mercato tradizionale, arricchita tra l’altro dalla musica del Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano (Le) alle ore 9.00.
Alle ore 15 uno dei momenti più simbolici e caratteristici di questa festa, il pittoresco innalzamento dello stendardo di 6 metri, legato a un drappo rosso, portato in processione con la statua del santo. L’appuntamento con le diverse squadre di portatori è sul sagrato della chiesa, per contendersi l’onore di portare la statua e lo stendardo. Una vera e propria contrattazione, che si conclude con un pittoresco rullo di tamburi e l’uscita dello stendardo, mantenuto in posizione parallela al suolo per tutto il tragitto, dalla chiesa del santo patrono fino alla chiesetta dell’Assunta, dove poi sarà issato con un solo e deciso gesto dal portatore, che assicura così al paese ai cittadini un’annata prospera e un raccolto generoso. Una vera e propria prova fisica, salutata dalle campane e dagli applausi dei presenti, assiepati ai lati delle strade, che culmina nella processione accompagnata dalla banda e dai fuochi d’artificio.
Per la prima volta quest’anno è stata introdotta la prova “du stannardu”, in programma domenica 12 gennaio presso la chiesa di Sant’Ippazio alle ore 15.00 (in caso di pioggia, la prova sarà rinviata in uno dei giorni che precedono la nostra festa patronale). Sarà simulato l’innalzamento dello stendardo: l’invito è rivolto a tutti e in modo particolare a coloro che sono intenzionati a portare avanti questa tradizione.
Alle ore 18 di domenica 19 gennaio la Solenne Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca. Poi, dalle 19.00, la continuazione del Capodanno Contadino e alle 20.30 il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia. Finale con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
SANTU PATI – IL CAPODANNO CONTADINO DEL SALENTO
Tiggiano è incastonato in un paradiso naturale, tra distese di grano e terra rossa, antiche pagghiare e masserie cinquecentesche, che ha incantato anche l’attrice premio Oscar Helen Mirren che, con suo marito, il regista Taylor Hackford, qui ha messo su casa, un buen retiro italiano, dove vivono circa sei mesi l’anno.
In questo piccolo comune (diventato un caso per l’aumento di popolazione, in controtendenza rispetto agli altri paesini del Sud) a dettare il tempo è ancora il ritmo del calendario agricolo, della vita contadina di una volta e anche la devozione per il santo patrono è legata a un rito rimasto immutato da sempre e che si accompagna, ormai da più di vent’anni, alla Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale. D’altronde, non è un caso se la festa di Santu Pati è anche un vero e proprio punto di riferimento temporale, come testimoniano i proverbi di una volta, come “te Santu Pati, e fave chiantati”, un consiglio dei contadini più esperti, che esortava a mettere a dimora le piantine di fave nel mese di gennaio.
Cara al santo, invece, la gustosa “pestanaca”, sempre presente a pranzo e a cena, insieme a finocchi, carote, sedano, per un colorato miscuglio di “subbrataula”, è l’ortaggio simbolo del patrono della virilità e della fertilità maschile, taumaturgo, invocato contro l’ernia inguinale degli uomini. La tradizione vuole che, ambasciatrici e intermediarie per vocazione, siano le donne a farsi da tramite perché il santo interceda e guarisca i mali degli uomini: con discrezione, strofinano la statua di Sant’Ippazio con un fazzoletto, lo stesso che passeranno poi sulla parte da guarire dell’uomo di casa interessato. Per le mamme, invece, è consuetudine raccogliersi in preghiera insieme al piccolo maschietto di casa, nella chiesa di Sant’Ippazio, per evocarne la benedizione.
Fede, tradizione culinaria e rituali quasi pagani, si mescolano nei giorni della ricorrenza.
La cerimonia del santo patrono è anche un’importante vetrina commerciale, anche questa una consuetudine ereditata dalle “fere” di una volta, le fiere mercantili, appuntamenti importanti per i produttori locali. Durante i due giorni di festa, infatti, ci si ritrova anche ai banchetti della sagra, dove si espongono le “pestanache” in originali composizioni, nelle caratteristiche ceste di vimini. Un campionario di colori e genuinità, che punta alla salvaguardia della biodiversità alimentare, con la partecipazione degli agricoltori locali, fieri di fare sfoggio delle proprie produzioni.
Un ortaggio locale, quindi, per un santo mediorientale. Il culto di Sant’Ippazio, d’origine turca, è infatti giunto insieme ai monaci basiliani nel Salento, dove è per tutti semplicemente “Santu Pati”, quasi un amico, un vicino di casa, ma soprattutto un confidente, un orecchio discreto al quale confessare le preoccupazioni più intime, i timori più nascosti, certi di trovare sempre ascolto e comprensione.
Programma
Dal 10 al 18 Gennaio
18:00 Novena e Celebrazione eucaristica (Chiesa Madre Sant’Ippazio)
Venerdì 17 gennaio
18:00 Novena e Celebrazione eucaristica (Chiesa Madre Sant’Ippazio)
19:00 Apertura dei festeggiamenti con accensione dei bracieri monumentali. Segue la Banda di Aradeo in concerto
Sabato 18 gennaio
18:00 Novena e Celebrazione eucaristica vigiliare (Chiesa Madre Sant’Ippazio)
A seguire, esibizione dell’orchestra di fiati “ARTISTICA INCLUSIONE” diretta dal M° Antonio Mastria, a cura di Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – Aps
19:30 Apertura del Capodanno Contadino con prodotti tipici e buon vino a cura del Comitato Feste
21:00 Shocchezze in concerto
Sagra della Pestanaca a cura della Pro Loco di Tiggiano
Domenica 19 gennaio
FESTA DI SANT’IPPAZIO V. E M., PATRONO DI TIGGIANO
6:00-13:00 Fiera Mercato tradizionale
8:00 – 9:30 – 11:00 Celebrazioni Eucaristiche (Chiesa Madre Sant’Ippazio)
9:00 Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano
15:00 Asta del Santo e dello Stendardo
15:30 Processione con il seguente itinerario:
Chiesa madre – Vie S. Ippazio – Veneto – XXIV Maggio – Calvario – Fermi – Galilei – Sauli – Cimine – Volta – Solferino – Montegrappa – S. Giovanni XXIII – Petrarca – Veneto – della Libertà – Genova – p.zza Roma – Cortina – S. Ippazio – Chiesa madre
Al rientro della Processione ci sarà il lancio dei palloni aerostatici devozionali a cura della ditta Pulli Dario da Veglie
18:00 Concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento- S. Maria di Leuca
19:00 Continuazione del Capodanno Contadino
20:30 ANTONIO CASTRIGNANO’ E TARANTA SOUND IN CONCERTO, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
22:30 Spettacolo di fuochi d’artificio della ditta Cosma di Arnesano, donato dalla Famiglia De Francesco Pietro
Luminarie a cura della Ditta “Arte e Luce” di Antonio De Donno di Muro Leccese (Le)
Dettagli e aggiornamenti su https://www.facebook.com/santippazio
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