SARÀ IL TEATRO KISMET DI BARI AD ACCOGLIERE LE PROSSIME TRE DATE DELLA XXXIX EDIZIONE DEL FESTIVAL TIME ZONES. 

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SARÀ IL TEATRO KISMET DI BARI AD ACCOGLIERE LE PROSSIME TRE DATE DELLA XXXIX EDIZIONE DEL FESTIVAL TIME ZONES. 
PANTHA DU PRINCE E KYOTO (GIOVEDÌ 31 OTTOBRE), FRONTE DEI VARCHI, CON IL DUO DAVIDE VITERBO E NICOLA MORETTI (VENERDÌ 1 NOVEMBRE) E SAINKHO NAMTCHYLAK (SABATO 2 NOVEMBRE).
Nuova location per la XXXIX edizione Time Zones. Per tre giorni, infatti, il festival delle musiche possibili sarà ospite del Teatro Kismet di Bari con un doppio concerto a sera. S’inizia, giovedì 31 alle 21, con il doppio live che vede protagonisti il musicista, produttore e compositore tedesco Pantha du Prince, cui seguirà Kyoto, il progetto solista di Roberta Russo. Il giorno dopo, venerdì 1 novembre alle 21, sarà di scena il duo Davide Viterbo e Nicola Moretti con “Fronte dei varchi”, a seguire “Zarathustra – Der Große Mittag”, il nuovo progetto discografico di Mirco Magnani. Infine, sabato 2 alle 21, l’americano Peter Broderick e i tedeschi Mouse on Mars.
Pantha du Prince, al secolo Hendrik Weber, è un compositore, produttore e artista concettuale di successo. Intelligente intellettuale dell’elettronica, ha saputo dare spessore anche nella dimensione clubbing, cosa che gli è valso anche importanti premi in giro per l’Europa. L’ultimo suo lavoro “Garden Gaia”, fortemente ispirato da una visione ambientalista viene considerato l’apice del suo percorso. Dedicato al tema dell’Uomo/natura in un’idea di lavoro musicale dove i suoni, metaforicamente, traducono i processi formativi della natura in una sorta di poesia sonora che vibra tra techno ed echi d’avanguardia.
Kyoto, il progetto solista di Roberta Russo nato nel 2020, è un contenitore di industrial, postpunk, elettronica scura e cinematica, comprensivo anche di testi. Uno spoken frenetico, irriverente, dissacrante, su pattern musicali ripetitivi, martellanti, per un’elettronica che guarda anche al passato. Ha già all’attivo importanti premi (Dubito, Hitweek), ed esibizioni su palchi internazionali. A marzo del 2024 è uscito il suo primo Ep “Limes Limen”, realizzato insieme al produttore Toto Ronzulli (aka Truemantic), ormai stabile presenza nei suoi live.
Fronte dei varchi” del duo Davide Viterbo (cello, violino e chitarra) e Nicola Moretti (giovane “architetto” di suoni), è un progetto nato dietro le quinte di Time Zones. Per Viterbo, che nella sua carriera si è misurato con mille generi musicali dal punk alla classica passando per i suoni arabo-andaluz, ha immaginato “Fronte dei Varchi” come un piccolo segmento di una risposta ai conflitti che sempre più impongono una comunicazione divisiva e manichea. La musica prodotta dagli strumenti, confligge in brani della tradizione classica e composizioni dello steso Viterbo, che cercano punti di contatto tra varchi impervi dove Moretti deflagra con le sue sonorità.
Zarathustra – Der Große Mittag”, il nuovo progetto discografico di Mirco Magnani, è un live AV elettroacustico / ambient / neoclassico con visuals e spoken word, tratto dal libro di Friedrich Nietzsche “Così parlò Zarathustra”.
Un’appassionata riflessione (in musica, immagini e parole) su un testo che sembra non essere mai stato veramente compreso, ma che in qualche modo appare come una fonte di purezza sempreverde, un messaggio di speranza per un’umanità che sembra aver dimenticato le sue vere motivazioni. Alla realizzazione del disco, ha partecipato il pianista Nikolas Klau, mentre come special guest alle voci il siberiano Sainkho Namtchylak e l’americano Steven Brown, leader dei Tuxedomoon.
Peter Broderick. Negli ultimi anni, grazie anche alle sue Università, Portland è diventata uno degli avamposti culturali e politici più avanzati Usa. Grande attenzione alla sostenibilità, all’arte ed alla musica per una scena alternativa molto vivace. Broderick è figlio di questa scena.  Nei dieci album che disegnano la sua carriera, una ricerca attenta mai scontata, ondeggiante tra l’ispirazione dei grandi maestri dell’avanguardia come John Cage e la forma canzone. Letteralmente conteso da due importanti etichette, Bella Union ed Erased Tapes, i suoi suoni appaiono sempre come originali, mai ascoltati prima.
Mouse on Mars sono riconosciuti come uno dei progetti di musica elettronica tedeschi più significativi e versatili. Con la loro miscela anarchica di suoni che oscillano tra caos incontrollabile e strutture meticolosamente arrangiate, Jan St. Werner e Andi Toma hanno forgiato un linguaggio musicale unico, sempre imprevedibile e scomposto da scintillanti mutazioni. Qui nella dimensione live con il supporto del percussionista Dodo NKishi, si riflette sul Totem dell’intelligenza artificiale. In ogni caso dopo parecchi anni M. on M. si configura ancora oggi come un’Entità singolare nel panorama di questo genere sia per la sua capacità di generare vibrazioni corporee e sia per la capacità di generare profonda attenzione all’ascolto.
redazione

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