Due dirigenti della Regione e due funzionari dell’Acquedotto pugliese sono stati assolti dal Tribunale di Brindisi con formula piena dall’accusa di aver contribuito ad alterare le acque dell’oasi marina protetta di Torre Guaceto con i reflui prodotti da un depuratore consortile che si trova nel comune di Carovigno (Brindisi) e che scarica all’interno del Canale Reale che a sua volta sfocia nella zona della riserva sottoposta a maggiore tutela. Il giudice Ambrogio Colombo ha accolto la richiesta di assoluzione formulata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza. Le persone assolte sono: Massimiliano Baldini e Fabrizio D’Andria, di Aqp; Luca Limongelli e Andrea Zotti della Regione Puglia. La denuncia era stata formulata dal consorzio di Torre Guaceto, che si era costituito parte civile. Per un capo di imputazione i due funzionari dell’Acquedotto pugliese avevano scelto di chiudere con l’oblazione.
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