Assolto “per non avere commesso il fatto” dalla Corte d’assise di Perugia Umberto Bindella che era accusato di avere ucciso la studentessa Sonia Marra, scomparsa dalla sua abitazione del capoluogo umbro la notte tra il 16 ed il 17 dicembre del 2006, all’età di 25 anni, e il cui corpo non e’ mai stato trovato (per questo era stato ipotizzato anche il reato di occultamento di cadavere). La giovane era originaria di Specchia (Lecce).
Bindella – difeso dagli avvocati Daniela Paccoi e Silvia Egidi – si è sempre proclamato innocente ma al termine della requisitoria il pm ne aveva chiesto la condanna a 24 anni di reclusione. Il processo era cominciato nel luglio del 2011.
Quando scomparve, Marra studiava per diventare tecnico di laboratorio biomedico. A Perugia viveva da sola in un appartamento a ridosso del centro. A dare l’allarme furono i familiari. Gli investigatori risalirono a Bindella (arrestato e poi rimesso in libertà dopo pochi giorni) esaminando i tabulati telefonici della giovane. Dagli accertamenti emerse poi che entrambi frequentavano gli stessi ambienti. L’accusa ha inoltre ipotizzato che tra i due ci fosse stato un legame sentimentale che però l’indagato ha negato parlando di “semplice amicizia”.
La Corte ha assolto “perché il fatto non sussiste” anche un conoscente di Bindella, Dario Galluccio, accusato di favoreggiamento.
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redazione