Scritte no-vax su scuolabus a Castellana Grotte: sindaco insultato sui canali social dopo la denuncia

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Qualche giorno fa alcuni bus scolastici di Castellana Grotte furono imbrattati da scritte no vax. Ferma la denuncia del primo cittadino Francesco De Ruvo circa gli atti vandalici. Immediatamente, diversi sono stati i commenti su facebook contro il sindaco, alcuni anche piuttosto gravi da spingerlo a inoltrare segnalazione alle forze dell’ordine.  Questo il post su facebook di De Ruvo e con il quale,  ancora una volta,  esprime tutto il suo rammarico per i fatti accaduti.

 

 

“Cari concittadini,
vorrei poter chiudere la triste pagina castellanese sugli atti vandalici compiuti da sedicenti “No Vax”, ma non mi è possibile. Agli atti vandalici contro gli scuolabus cittadini si sono aggiunte in queste ore infatti parole violente, aggressioni verbali e insulti a me e a chi come me ritiene che le proprie ragioni vadano manifestate solo nei modi consentiti.
Non posso tollerare, infatti, toni di accusa e violenza come quelli che sono apparsi, a migliaia, nei commenti al mio post che denunciava gli atti vandalici di due giorni fa. E gli stessi commenti dai toni violenti sono apparsi, in contemporanea, anche sulle pagine delle testate giornalistiche che hanno dato spazio alle mie dichiarazioni.
Non posso tollerare insulti personali a me, all’Istituzione che rappresento, e ai cittadini che hanno manifestato di condividere il mio pensiero. E’ successo anche questo negli attacchi via etere firmati dai “No Vax” di turno.
E tutto questo si è consumato proprio ieri, nel Giorno della Memoria.
Gli anonimi commentatori – perché di anonimi credo si tratti visto che è chiaro, in molti casi, l’uso di pseudonomi – si sono paragonati alle vittime dell’olocausto.
Ci hanno accusato di nazismo. Ma ci rendiamo conto? Sono disgustato dall’odio e dalla cecità che traspare dai commenti pubblicati in queste ultime 48 ore.
E siccome non mi faccio intimidire, e non ho alcuna intenzione di fare passi indietro, lo ripeto: i danneggiamenti sulle cose pubbliche, come sugli scuolabus che utilizzano i nostri bambini, non possono essere giustificati per nessun motivo. Mai.
E l’accostamento a chi è morto per il nazismo non solo dimostra ignoranza storica ma anche assenza di sensibilità e tatto su un tema troppo grande, troppo doloroso per chi l’ha vissuto e che nei campi di sterminio è stato ucciso prima nello spirito e poi anche nel corpo.
Per non dare ulteriore visibilità a chi professa e fomenta l’odio e la violenza ho dovuto quindi bloccare la possibilità di commentare il post in questione. E sto compiendo i passi necessari per segnalare e denunciare formalmente alla Polizia Postale gli autori di commenti lesivi e quindi perseguibili. Le indagini faranno il loro corso perché chi intendeva spaventare o intimidire sappia che non sono avvezzo a compromessi. Chi sbaglia paga.
Mentre chi vuole manifestare il proprio dissenso, rispetto ai vaccini o ad altri temi, è giusto che lo faccia, ma nei modi consentiti.
Questa si chiama democrazia”.

redazione

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