“Su convocazione della Direzione Generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, si è tenuta ieri una prima riunione relativa agli aspetti logistici e organizzativi della mobilità da e verso gli istituti scolastici, in vista della ripresa delle attività per il prossimo settembre.”
A darne notizia su facebook Giovanni Giannini, assessore ai trasporti della Regione Puglia.
“L’Assessorato ai Trasporti ha espresso la necessità, condivisa, di affrontare l’argomento in tavoli di lavoro provinciali. Tali tavoli, che verranno convocati dall’Ufficio scolastico regionale nelle prossime settimane, vedranno le aziende di trasporto e i dirigenti scolastici coordinarsi per individuare le migliori soluzioni atte a garantire livelli di sicurezza del trasporto per tutti gli utenti, anche laddove dovesse permanere l’attuale limitazione di riempimento dei mezzi al 60% della capienza”.
“L’auspicio – continua Giannini – è che l’orientamento dei lavori di detti tavoli sia quello di condividere un’articolazione differenziata degli orari, con ampie finestre di inizio e fine attività, stante la necessità di ridurre i picchi di utilizzo nelle fasce orarie più critiche, vista anche l’impossibilità di poter disporre nell’immediato di un numero di autobus maggiore rispetto ad oggi. Per intraprendere questo percorso di razionalizzazione e ottimizzazione della mobilità sistematica, che potrebbe portare anche all’incentivazione di forme di mobilità sostenibile, micro mobilità elettrica e mobilità condivisa, la figura professionale di riferimento è il mobility manager, di cui le scuole dovrebbero dotarsi, secondo quanto previsto dall’art. 5 della Legge n. 221/2015, ma che ormai tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti dovranno avere come disposto dal recente DL “Rilancio”. Considerando tale figura professionale indispensabile, la Regione Puglia ha approvato con la DGR n. 749/2020 l’istituzione del proprio mobility manager, che verrà individuato tra il personale interno sulla base di caratteristiche professionali indicate da un decreto attuativo del MIT. La delibera si propone, inoltre, di attivare una rete regionale dei mobility manager, pertanto sono stati invitati ASL, ospedali, Enti e organismi del sistema sanitario pugliese, nonché le società partecipate dalla Regione Puglia, a dotarsene, qualora non vi abbiano ancora provveduto. Tale rete dovrà, tra le altre cose, rilevare i nuovi bisogni e le nuove abitudini dei cittadini al fine di riorganizzare il servizio di trasporto pubblico e rimodulare i servizi offerti. Il provvedimento della Giunta regionale invita anche Comuni, Province ed enti comunali e provinciali, oltre alle imprese private, a dotarsi della figura in questione, dando così attuazione a una legge approvata in Italia nel lontano 1998 e in molte realtà del paese rimasta inattuata. In altri paesi europei (come Olanda, Danimarca), invece, il tema è superato. Infatti la crisi petrolifera del 1973 rappresentò un’opportunità per impostare su nuove basi la mobilità, incentivando modalità di trasporto sostenibili e l’utilizzo del mezzo pubblico. Anche per noi la pandemia può e deve rappresentare, non solo una calamità, ma anche un’opportunità per impostare la mobilità e il sistema trasportistico su basi moderne e sostenibili. Ne trarremmo notevoli benefici sia ambientali che economici e maggiore sicurezza nella movimentazione delle persone e delle merci”.
Antonio Carbonara