18 settembre dalle ore 19.30 sala Bramante Fondazione Stelline, Corso Magenta 62 Milano
SEA MOOD – I BORGHI MARINARI DI PUGLIA
I Borghi: una risorsa per lo sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio.
La rinascita possibile dopo la pandemia.
I Borghi: una risorsa per lo sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio. La rinascita possibile dopo la pandemia è un convegno in programma il 18 settembre a Milano, realizzato grazie alla collaborazione tra Teatro Pubblico Pugliese e Apulia Film Commission, per discutere di una delle più importanti risorse culturali e paesaggistiche italiane partendo dall’esperienza della Regione Puglia. Negli ultimi anni la Regione Puglia ha investito molto sul binomio Cultura e Turismo, dando vita a numerosi progetti che vanno in questa direzione, tra i quali Destinazione Puglia. Un progetto articolato in 4 macroazioni con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i tratti identitari del territorio attraverso l’arte e la cultura, incidendo così nello sviluppo di un prodotto culturale in grado di qualificare e potenziare l’attrattività della nostra regione: i Borghi marinari, le Torri Costiere, l’Archeologia Subacquea e il turismo Halal.L’azione dedicata ai Borghi Marini ha prodotto Sea Mood, Breve itinerario pugliese tra i borghi marinari pugliesi di Alessandro Piva, documentario d’autore presentato in prima assoluta in occasione del convegno, in concorso nella 7ª edizione del festival internazionale Visioni dal Mondo. Il convegno è moderato da Alberto SAIBENE, intervengono: Matilde TRABACE, Giancarlo DELL’ORCO, Alessandro PIVA, video saluti di Stefano BOERI e Massimo BRAY
Programma
19:45 Video saluto di Stefano BOERI, Architetto, Presidente di Triennale Milano
19.50 Matilde TRABACE, Dirigente del Servizio Meetings Incentives Congress & Events -MICE Sezione Turismo – Regione Puglia: I borghi, una risorsa per lo sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio. La rinascita possibile dopo la pandemia. L’esperienza “Destinazione Puglia”
20.05 Alberto SAIBENE, saggista e storico della cultura: La sfida per un’Italia migliore – Come valorizzare il territorio a partire dalla decentralizzazione.
20.20 Giancarlo DELL’ORCO, Destination Manager, formatore e esperto di Network Territoriali: Rigenerare i borghi e i centri storici attivando le comunità dei residenti.
20.35 Alessandro PIVA, regista: Il fascino del “fuori stagione” – Valorizzare i territori attraverso lo sguardo del cinema.
20.50 Video saluto di Massimo BRAY, Assessore alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica Regione Puglia
20.55 Sintesi di chiusura – Q&A
21.00 Chiusura lavori e degustazione enogastronomica a base di prodotti tipici pugliesi
Destinazione Puglia
Il progetto Destinazione Puglia nasce nell’ottica di accrescere e qualificare le presenze turistiche in Puglia e favorire la crescita di nuove realtà produttive, anche locali, intorno alla valorizzazione innovativa di risorse e prodotti culturali e ambientali e al recupero di identità e culture locali. Un insieme di azioni che partono dalla consapevolezza che è importante agire sulla qualificazione non solo dell’offerta turistica ma anche di quella culturale e quindi su quello che viene definito “prodotto turistico”, al fine di svilupparlo in termini identitari e renderlo rappresentativo e riconoscibile sul mercato. Destinazione Puglia si concentra su attività che specializzino il prodotto turistico in termini di contenuti riferibili alla cultura locale e al patrimonio immateriale propria di ciascun luogo, rendendolo “unico” e non riproducibile, al fine di aumentarne l’attrattività e di favorire un processo di destagionalizzazione, in funzione di una promozione mirata anche sull’offerta culturale. Al fine di valorizzare e promuovere il territorio e il suo patrimonio materiale e immateriale in maniera sinergica e integrata, la Regione Puglia si è dotata di due piani strategici: il Piano Strategico del Turismo – Puglia365 e il Piano Strategico della Cultura – PIIIL Culturainpuglia, che si integrano proprio nell’ambito della valorizzazione dell’identità dei luoghi e della cultura. In questo contesto nasce il progetto Destinazione Puglia, realizzato in sinergia tra la Sezione Turismo della Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura sulla base di un accordo di cooperazione.
Nell’ambito di Destinazione Puglia è programmata la macroazione: “Valorizzazione dei borghi marinari e delle torri costiere” che ha previsto la realizzazione di un documentario d’autore che racconti attraverso il linguaggio dell’audiovisivo il paesaggio dei borghi marinari e il patrimonio materiale e immateriale ad essi collegato, al fine di diffondere una conoscenza sempre più consapevole del territorio e delle sue peculiarità stimolando una sempre più qualificata fruizione. Attraverso questa macroazione è nato Sea Mood, realizzato in collaborazione con Apulia Film Commission.
Sea Mood
Breve itinerario pugliese trai borghi marinari pugliesi
Di Alessandro Piva
Con Federica Somma, Maristella Martella, Flavio Albanese, Giovanni Guarino
Per il progetto DESTINAZIONE PUGLIA – VALORIZZAZIONE BORGHI MARINARI, realizzato in sinergia tra la Sezione Turismo della Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura (TPP) e con la collaborazione dell’ARET Pugliapromozione e della Fondazione Apulia Film Commission, il regista Alessandro Piva ha curato la realizzazione del documentario d’autore: “Sea Mood – breve itinerario tra i borghi marinari pugliesi”.
Come gli antichi e moderni viaggiatori che hanno scoperto e raccontato nei propri diari le bellezze e le particolarità delle terre di Puglia, errando guidati dall’intento di esplorare luoghi poco conosciuti, il regista Alessandro Piva decide di andare alla riscoperta di alcuni borghi storici marinari pugliesi, uno per provincia: Tremiti, Bisceglie, Mola di Bari, Brindisi, Castro e Taranto. La scelta delle mete di questo viaggio nasce dalla necessità di rappresentare le varie realtà che sussistono lungo le coste pugliesi e si basa su diversi criteri: innanzitutto le peculiarità nel rapporto con il mare, che rendono ogni borgo selezionato unico nel proprio genere – si passa infatti dalla realtà delle isole, alle grandi città che legano la propria storia a importanti porti, dalle marinerie più tradizionalmente legate alla pesca, alle realtà più piccole e quasi nascoste agli occhi del marketing turistico. Il secondo criterio è geografico: le località scelte si dipanano lungo la costa con una distribuzione quanto più possibile omogenea, come perle di una collana lunga centinaia di chilometri. Infine grande influenza ha avuto la personale curiosità del regista, nell’esplorazione di luoghi che anche per lui rappresentassero il volto nascosto della Puglia, località non sempre in prima linea tra le mete turistiche del tacco d’Italia. Ne scaturisce un ritratto dei luoghi profondamente umano, un documentario d’osservazione e di creazione fatto di incontri autentici e paesaggi mozzafiato: un invito per lo spettatore a mettersi in viaggio, non con gli occhi del turista ma del viaggiatore, per lasciarsi sorprendere dalla splendida mescolanza di tradizione e slancio al futuro di una costa che offre a chi voglia osservare e ascoltare qualcosa in più delle spiagge affollate d’agosto.
Note di Regia
“È sui volti dei nostri uomini e donne che si definisce la complessa radice identitaria della Puglia. Il Mare ne accarezza per chilometri le coste ed è stato testimone di battaglie, conquiste, affari, tragedie, miracoli. Sono tanti i popoli che nel corso dei millenni lo hanno attraversato: Dauni, Peucezi, Messapi, Longobardi e Bizantini, e poi ancora Normanni, Svevi, Angioini… Le fortificazioni e gli edifici che innervano le coste pugliesi mostrano chiaramente i segni delle diverse culture che si sono susseguite nel tempo. Le rughe sul viso dei pescatori, baluardi di una tradizione che resiste al passare del tempo, possono essere lette come una cartografia. Il colore degli occhi e dei capelli ci dice chiaramente della discendenza sveva, bizantina o saracena. Rughe che ancora oggi vengono bagnate dalle onde, scolpite dal vento e seccate dal sole. “Terra di passaggio di venti e nuvole che galoppano tra mare e mare.
Terra di miraggi, fantastica, piena di dolcezza.” Guido Piovene – Dall’Adriatico allo Jonio (1957)
La sospesa atmosfera di un mite autunno pugliese rende magico e irripetibile ogni incontro: gli uomini e le donne di mare, liberi dal chiassoso assedio del turismo di massa, si mostrano rilassati nelle quotidiane attività e si raccontano con sincerità, prima di tirare i remi in barca per i mesi invernali. L’apparente immobilità umana e del paesaggio, come il mare più calmo, si dimostra appena sotto la superficie ricca di vita.
È il Mare, con la sua sapienza antica, a indicarci il percorso di questo film e ci accompagna nella vita quotidiana dei borghi storici, tra Adriatico e Ionio. È il Mare la colonna sonora, la mutevole risacca che si intreccia a note di musica contemporanea e ritmi antichi, ispirando le performance di artisti pugliesi che rappresentano alcune tra le cangianti sfumature culturali che animano il tacco d’Italia. Come palcoscenico gli scogli, i moli e le fortificazioni, dove al ritmo delle onde che si infrangono a riva si sovrappone il ritmo della musica, del ballo e della poesia. Le danzatrici Federica Somma e Maristella Martella, tramite rituali coreutici dallo stile contemporaneo e dall’anima primordiale, restituiscono un’interpretazione del rapporto della terra con il mare. Flavio Albanese e Giovanni Guarino, brillanti esponenti della realtà teatrale pugliese, prestano la propria voce all’epica e alla poesia nel racconto di una Puglia millenaria e popolare. Lungo i tanti chilometri di costa pugliese, i fari, solitarie sentinelle di pietra, trasmettono echi di antiche storie, come le voci arrochite dalla salsedine tramandano racconti di vita. Nel corso del nostro racconto, a tante voci ma senza troppe parole, si dipanano le fasi di una giornata scandita come una suite da un giro di sole, che sorge in Adriatico, e nello Jonio si inabissa in un mare senza tempo. Aver vissuto tanti anni fuori regione mi ha procurato l’effetto di essere ancora affascinato e sorpreso dalla scoperta della nostra Puglia, in cerca dell’anima vera di questa terra del Sud, fatta di persone di ogni ceto sociale o livello culturale, che si incontrano per strada, sulle banchine, nei mercati, e con cui ho la fortuna di instaurare spesso un rapporto sincero ma scanzonato, basato su profondo rispetto e abbattimento delle distanze. Ed è forse proprio attraverso questa vicinanza e questo rispetto che ho cercato lo spirito più autentico di ogni borgo del mio itinerario.”
Alessandro Piva
TITOLO SEA MOOD
REGIA ALESSANDRO PIVA
CON FEDERICA SOMMA, MARISTELLA MARTELLA, FLAVIO ALBANESE, GIOVANNI GUARINO
SCRITTO DA ALESSANDRO PIVA
FOTOGRAFIA ALESSANDRO PIVA, MICHELE FALLERI
MONTAGGIO MICHELE FALLERI, ALESSANDRO PIVA
SUONO ANTONELLA GIULIANI
ORGANIZZAZIONE ANTONELLA GIULIANI, SELENE ALBERTO
Redazione