“In Puglia si sta operando un furto gravissimo di rappresentanza ai danni della democrazia, stracciando le regole dettate da una legge elettorale che stabilisce chiaramente una cosa: chi supera con il voto degli elettori il 4 % ha diritto a concorrere alla rappresentanza regionale”.
È la denuncia di Ernesto Abaterusso, Mino Borraccino e Alfonso Pisicchio, tra i fondatori di “Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia”, una delle quattro liste a sostegno di Emiliano ad aver superato la soglia di sbarramento. E unica a non vedersi attribuire alcun seggio.
“C’è da rimanere francamente basiti: come va considerato lo sbarramento contemplato dalla legge, come un suggerimento, una lieve raccomandazione o un’idea platonica? Un’avvertenza integrata dal sottotitolo “è più prudente fare il 5%”? Non dovrebbe essere la certezza di una regola all’interno di uno Stato di Diritto? – sottolineano -. La cosa curiosa è che lo stesso sito ufficiale che comunica l’esclusione dal riparto dei seggi della lista, certifica che la stessa ha superato il 4,16% dei consensi, e aggiunge un’ulteriore distorsione legata all’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione del presidente vincente. La legge regionale del 2015 dice che se il candidato presidente raccoglie oltre il 40% dei voti si vedrà attribuire 29 seggi. Ebbene “Eligendo”, invece, ne fa sparire un paio: sarebbero, infatti, solo 27 i consiglieri della maggioranza”.
“Crediamo – concludono – di essere di fronte ad un errore materiale di calcolo e pensiamo di avere il diritto ad una rapida e precisa correzione, ai sensi della legge vigente”.
Redazione