E’ ancora intrigata la vicenda che vede imputato l’ oncologo barese Giuseppe Rizzi, già arrestato nel maggio scorso – per aver eseguito su pazienti oncologici dell’istituto tumori di Bari, dove Rizzi lavorava, prestazioni mediche e in particolare iniezioni di un farmaco, la cui somministrazione era a titolo gratuito, facendosi pagare denaro o altre utilità. Queste le accuse sollevate.
La Guardia di finanza ha sottoposto a sequestro beni del valore di circa 3 milioni di euro, tra i quali immobili di pregio, terreni e disponibilità finanziarie. Ad essere coinvolta nella vicenda anche la compagna del medico. A casa del medico oltre a numerosi reperti archeologici.
Redazione