Venerdì 16 novembre, alle 21,30, si inaugura la stagione musicale 2018-2019 del Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1) con Sergio Cammariere, tra i cantautori italiani più apprezzati dell’ultima generazione, nell’inedito progetto che lo vede affiancato al poeta, regista e drammaturgo Cosimo Damiano Damato. Piano Poetry…il Recitalè un concerto speciale in cui si uniscono i talenti dello chansonnier calabrese e del poeta pugliese.
Le composizioni di Cammariere fanno tremare all’ascolto, un miracolo emotivo, un tripudio di percezioni che vengono dal mare. Già, è proprio il mare ad accomunare i versi di Damato e le musiche di Cammariere, capace di ridisegnare la geografia in cui Oceano e Mediterraneo si uniscono in un solo bacio e una sola lingua, e trovano nella poesia il loro subcontinente. Sul palco un pianoforte ed una macchina per scrivere su uno scrittoio illuminato da una lampada churchill: le letture di Damato sono scandite dalle musiche strumentali di Cammariere, una contaminazione essenziale che concede solo emozioni pure in una veste nuda e minimale.
Con versioni inedite delle sue perle amate dal pubblico, eseguite in un arrangiamento essenziale, solo voce e pianoforte: da Tutto quello che un uomo a Dalla pace del mare lontano, passando per Le porte del sogno e Sorella mia a canzoni più intime come Quel tipo strano, E mi troverai,Padre della notte. Damato racconta la storia di un amore segreto, stretto fra i denti, nascosto nei silenzi delle controre maledette, magiche e sacre del Sud, rivelando la sensualità e l’impegno civile, la sacralità esistenziale, le inquietudini, l’erotismo, il dolore, i figli e il palcoscenico, disegnando immaginifiche stanze su quel giardino segreto dove cantare l’amore, quello perduto, perso e poi ripreso, dimenticato, inseguito, afferrato, sognato, sofferto, salvifico, spietato ed infinito.
Ed i versi prendono vita grazie alle composizioni per piano solo di Cammariere, per scandirne il ritmo. Il cantautore è soprattutto un fine compositore e questo recital è un’occasione preziosa per ascoltare la sua musica, quella più intima e segreta. Nelle sue composizioni Cammariere si avvinghia al suo pianoforte, rivelando «l’immenso potere d’amare, la gioia nascosta nel cuore, l’eterna funzione essenziale, lo spirito che è nelle cose»,come scrive il poetaRoberto Kunstler nel brano Sul sentiero.
Damato e Cammariere vengono da altre contaminazioni artistiche condivise: il cantautore calabrese ha scritto la colonna sonora per il film Prima che il Gallo canti, in cui il regista pugliese racconta Don Andrea Gallo. Damato ha scritto e diretto il videoclip d’animazione Dalla pace del mare lontano (i cui versi sono liberamente ispirati a I figli del mare del poeta Carlo Michelstaedter). Nel recital la canzone viene eseguita dal vivo da Cammariere sulle immagini dello stesso film breve di Damato: una vera e propria poesia laica dal canto largo, un tripudio emotivo che scatena tempesta e sovverte il mondo, cavando la bellezza nel fondo di quel mare in cui ritrovare la serenità inquieta del vivere, proprio quando il tormento delle onde del piano, che si liberano in una sorta di girone dantesco, ti conducono a guardare il paradiso.
I versi di Damato e le composizioni di Cammariere sono affluenti dello stesso mare. Un mare che profuma di poesia, quella del canzoniere L’ultima sequenza di un film di Jarmusch di Damato, e quella di Piano di Cammariere. «Io guardo la tua anima e mi sento disincantata […] Cosimo, Io e te siamo amici di pietà nascoste». Questi versi, dedicati da Alda Merini a Damato, segnano la grande investitura per una poesia segreta che si fa parola e musica, e in cui si riversa tutta la passione esistenziale del piano di Cammariere, in un macramè creativo impastato di sentimenti su una tavolozza drammaturgica.
redazione