Subito dopo la diffusione dei video e immagini del giuramento del nuovo Governo, la neo Ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, è stata oggetto di numerosi attacchi via social network per il vestito indossato durante la cerimonia e per il suo livello di istruzione.
Gli attacchi personali alla Ministra pugliese sono figli del clima di odio diffuso da alcuni esponenti politici in questi anni e del sessismo dilagante nella nostra società. Il body shaming nei confronti di una donna è atteggiamento inaccettabile, condannato, sempre sui social, da tutti gli esponenti del PD, il partito della Bellanova, e da alcuni esponenti, soprattutto donne, dei partiti di opposizione.
Teresa Bellanova è una donna di grande esperienza, nata a Ceglie Messapica (Brindisi) nel 1958, dopo la scuola media è stata costretta ad abbandonare gli studi per lavorare nei campi come bracciante. La sua è un’esperienza di sfruttamento, che la ha portata ad aderire alla Cgil dove diventa, a soli 15 anni, capolega della Federazione braccianti. La sua passione e la sua determinazione nel fronteggiare l’annoso problema del caporalato la ha portata in posizioni apicali all’interno del sindacato.
Entrata in politica nei primi anni 2000, Bellanova è in Parlamento dal 2006, è stata Sottosegretaria di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Governo Renzi e Viceministra dello Sviluppo Economico nei Governi Renzi e Gentiloni. Accusarla di incompetenza per via del livello di istruzione conseguito è, quindi, pretestuoso e strumentale, i ministri si giudicano sui fatti. Ironizzare sul suo aspetto fisico o sul vestito indossato è, invece, assolutamente da condannare.
Maria Cristina Consiglio