I carabinieri del Noe di Bari hanno sequestrato questa mattina un terreno in territorio di Adelfia, arrestando e ponendo ai domiciliari un imprenditore per inquinamento ambientale. 14 le notifiche per avvisi di garanzia per le illecite attività di smaltimento rifiuti. Questi ultimi, per lo più da scarti di materiale edile, a cui spesso veniva appiccato il fuoco, sarebbero stati sotterrati su un’area di circa 15.000 metri quadri, innalzando così il “piano campagna” di un’ area depressa destinata ad uso agricolo, con l’intenzione di costruire un parcheggio, abusivo, in totale assenza di permessi. Il sequestro è stato possibile anche grazie a prove documentate, quali immagini di videosorveglianza. Sarebbero 120 le tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi smaltite in modo illegale. Gli inerti, smaltiti mediante tombamento, provenivano da almeno altre 4 aziende, i cui titolari riuscivano così ad evitare i costi di smaltimento e le lavorazioni che avrebbero reso i materiali innocui per l’ambiente e, per la maggior parte, riutilizzabili. La quantificazione dei soli costi di smaltimento “risparmiati” dagli imprenditori ammonta a circa 100.000 euro, oltre al danno ambientale. Oltre all’area sequestrata sono stati messo sotto sequestri anche
7 automezzi utilizzati per gli illeciti conferimenti.
redazione
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Gli inerti, smaltiti mediante tombamento, provenivano da almeno altre 4 aziende, i cui titolari riuscivano così ad evitare i costi di smaltimento e le lavorazioni che avrebbero reso i materiali innocui per l'ambiente e, per la maggior parte, riutilizzabili. La quantificazione dei soli costi di smaltimento "risparmiati" dagli imprenditori ammonta a circa 100.000 euro, oltre al danno ambientale. Nel corso delle operazioni i carabinieri hanno sequestrato l'intera area del tombamento e i 7 automezzi utilizzati per gli illeciti conferimenti. (ANSA).