Grande successo di pubblico per le quattro rappresentazioni di “Socrate il sopravvissuto/ come le foglie” della compagnia Anagoor presso il teatro Kismet di Bari per la stagione del Teatro Pubblico Pugliese.
Testo ambizioso quello di Simone Derai e Patrizia Vercesi, che si pone l’obiettivo di investigare il valore dell’istruzione nella società contemporanea che sembra porre la scuola in una posizione sempre più marginale. Prendendo spunto da alcune pagine, le più drammatiche e brutali, del romanzo “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati e innestandole con il “Fedone” di Platone, con riferimenti a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff, “Socrate il sopravvissuto” mette in scena il dilemma dell’educatore, un professore di storia e filosofia, consapevole della sua incapacità di cogliere a pieno l’animo dei suoi discepoli e incerto sulla sua stessa posizione in relazione al sapere. A questa trama contemporanea fanno da contrappunto le ultime ore di vita di Socrate che, prima di consegnarsi alla morte, discute con il giovane Alcibiade che, sicuro di sé e del suo prossimo ruolo di leadership, viene incalzato dal vecchio maestro con una serie di domande sul sapere e sulla giustizia, che lo porteranno a dubitare della sua capacità di discernere il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Il passato rappresentato da un video, doppiato in diretta dal professore e da uno dei suoi allievi, viene indagato per parlare del presente, per mettere in scena il massacro di Vitaliano Caccia, studente ripetente, sempre assente dalla scena, che il giorno dell’esame orale stermina l’intera commissione di maturità ad eccezione del docente di storia e filosofia.
Bravissimi gli attori in scena: Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Matteo D’Amore, Pietro Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldo, Francesca Scapinello. Regia di Simone Derai.
Il prossimo appuntamento della stagione barese del Teatro Pubblico Pugliese sarà “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde, in scena al teatro Petruzzelli l’8 e il 9 marzo.
Maria Cristina Consiglio