Sold out il concerto dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo al Petruzzelli di Bari

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Tutto esaurito per il concerto in programma mercoledì 15 maggio alle 20.30 con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, diretta da Yuri Temirkanov e che vedrà impegnata in qualità di solista la violinista giapponese Sayaka Shoji.

 

L’appuntamento rientra nella “Stagione Concertistica 2019” della Fondazione Teatro Petruzzelli e propone un programma dedicato al Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 ed alla Sinfonia n. 6 in si maggiore “Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

 Informazioni: 080.975.28.10 www.fondazionepetruzzelli.it

 

BIOGRAFIE

 Yuri Temirkanov, direttore d’orchestra

Nato nel Caucaso, Yuri Temirkanov ha iniziato gli studi di violino e viola alla Scuola per giovani talenti di Leningrado, completandoli al Conservatorio della stessa città insieme a quelli di composizione.

Nel 1966, dopo aver vinto il Concorso Nazionale Sovietico per direttori d’orchestra, è stato invitato da Kirill Kondrašin per una tournée in Europa e Stati Uniti con David Oistrakh e l’Orchestra Filarmonica di Mosca.

Yuri Temirkanov ha fatto il suo debutto con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo (ex filarmonica di Leningrado) all’inizio del 1967. Nel 1968 è stato nominato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Leningrado, dove è rimasto fino alla sua nomina come direttore musicale della Kirov Opera and Ballet (ora Teatro Mariinkij) nel 1976. Ha ricoperto questo ruolo fino al 1988 e le sue produzioni di  Evgenij Onegin e della Dama di Picche sono diventate leggendarie nella storia del teatro. Dal 1988 Yuri Temirkanov è direttore artistico e direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, con la quale è regolarmente impegnato in importanti tournée internazionali e registrazioni.

Dopo aver fatto il suo debutto a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra nel 1977, è stato nominato direttore ospite principale e poi, nel 1992, direttore principale, incarico che ha mantenuto fino al 1998. Dal 1992 al 1997 è stato anche direttore ospite principale della Dresdner Philharmonie e, dal 1998 al 2008, dell’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese. Ospite fisso negli Stati Uniti, dirige le maggiori orchestre di New York, Philadelphia, Boston, Chicago, Cleveland, San Francisco e Los Angeles. Dal 2000 al 2006 è stato direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Baltimora e principale direttore ospite del Teatro Bol’šoj fino al 2009. Dal 2010 al 2012, è stato direttore musicale del Teatro Regio di Parma. Yuri Temirkanov è frequentemente invitato dalle più grandi orchestre d’Europa, Asia e Stati Uniti e ha avuto il privilegio di essere il primo artista russo al quale è stato permesso di esibirsi negli Stati Uniti dopo la ripresa delle relazioni culturali con l’Unione Sovietica, alla fine della guerra in Afghanistan nel 1988.

Ha diretto le principali orchestre europee, inclusi i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la London Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e quella del Teatro alla Scala.

Le sue numerose registrazioni includono collaborazioni con la Filarmonica di San Pietroburgo, la New York Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese e la Royal Philharmonic Orchestra, con la quale ha inciso tutti i balletti di Stravinskij e le sinfonie di Čajkovskij.

Nel 2014 con la Filarmonica di San Pietroburgo, oltre alle tournée in Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Giappone, Messico e Stati Uniti, si è esibito a Mosca e per la prima volta a Baku al VIII Festival Internazionale Rostropovič.

Per dodici giorni durante il periodo natalizio Temirkanov organizza a San Pietroburgo l’annuale Festival Invernale, invitando alcuni fra i solisti più grandi e conosciuti del mondo. Il 15° Festival tenutosi nel dicembre 2014 è stato caratterizzato dalla partecipazione, tra gli altri, di Jonas Kaufmann, Ian Bostridge, Olga Peretyatko e Christian Blackshaw.

Il Maestro Temirkanov ha ricevuto molti premi importanti in Russia; è stato insignito dell’Ordine “al Merito per il Paese” (1998, 2003, 2008, 2013).

Accademico Onorario di Santa Cecilia, ha ricevuto in Italia il Premio Abbiati come miglior direttore nel 2003 e nel 2007 e la nomina a “Direttore dell’anno” nel 2003. Nel 2012 è stato insignito dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel 2014 ha ricevuto il Premio Arturo Benedetti Michelangeli e nel 2015 i premi “Order of the Rising Sun” (Giappone) e “Una vita nella musica” (Italia). Nel novembre del 2015 è stato inoltre nominato direttore onorario dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Sayaka Shoji, violino

Primo Premio al Concorso Paganini del 1999 – prima artista giapponese e la più giovane a conseguirlo, Sayaka Shoji si è esibita con i migliori direttori del mondo tra cui Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Sir Colin Davis, Wolfgang Sawallisch, Kurt Masur, Mariss Jansons, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, Riccaldo Chailly, Vladimir Ashkenazy, Paavo Järvi e Sir Antonio Pappano.

Recenti impegni includono l’Orchestra Philharmonique de Radio France (Osmo Vänskä), l’Orchestra Mariinsky (Valery Gergiev), NDR Sinfonieorchester (Krzysztof Urbański), l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Gianandrea Noseda), l’Orchestra Tonkustler (Yutaka Sado), la Sinfonia NHK Orchestra (Vladimir Ashkenazy) e la St Petersburg Philharmonic (Yuri Temirkanov).

Ha interpretato anche il Concerto per violino di Krzysztof Penderecki diretto dallo stesso compositore. Il mentore e sostenitrice di lunga data di Sayaka, Yuri Termikanov, la invita ad esibirsi regolarmente dal 2001. Sono stati insieme in tournée in Russia, Regno Unito, Francia, Spagna, Irlanda, Belgio, Lettonia, Italia, Messico, Giappone e Stati Uniti.

Nel 2012 hanno registrato i Concerti per violino di Prokofiev e nel 2017 Beethoven e Sibelius Violin Concertos, entrambi album per Deutsche Grammophon. Nata a Tokyo e passata la sua prima infanzia a Siena, in Italia, Sayaka ha iniziato a studiare  violino all’età di 5 anni. Dal 1995 al 2000, ha studiato all’Accademia Musicale Chigiana con Uto Ughi e Riccardo Brengola. All’età di 13 anni, è andata in Germania per un anno a studiare con Saschko Gawriloff. Nel 1998, si è trasferita in Germania per studiare alla Hochschule für Musik Kölnunder Zakhar Bron e si è laureata nel 2004.

Nel 1997 ha debuttato al Lucerne Festival e al Musikverein di Vienna con Rudolf Baumgartner. Due anni dopo, ha vinto il primo premio al Concorso Paganini 1999. Zubin Mehta è stato suo forte sostenitore. Quando Shoji fece un provino per lui nel 2000, cambiò immediatamente il suo programma per rendere possibile la sua prima registrazione con la Israel Philharmonic nel mese successivo, poi la invitò a esibirsi con la Bavarian State Opera e la Los Angeles Philharmonic.

Da allora molte importanti orchestre hanno invitato Shoji, tra cui Berlin Philharmonic, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, New York Philharmonic, Baltimora Symphony, St. Petersburg Philharmonic Orchestra, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e WDR Symphony Orchestra.

Sayaka appare regolarmente come solista e musicista da camera in festival come Verbier, Annecy, Ravenna, Primavera di Praga, Accademia Musicale di Chigiana, Beethovenfest Bonn e Rencontres Musicales d’Evian. Recentemente ha tenuto un recital d’esordio alla Wigmore Hall di Londra, che comprendeva una nuova commissione per violino solo di Toshio Hosokawa.

Nel 2014, ha anche fatto un tour con Menahem Pressler e la loro collaborazione è stata documentata in una registrazione dal vivo.

Sayaka e il pianista Gianluca Cascioli hanno completato la registrazione di tutte le Sonate per pianoforte e violino di Beethoven nel 2015.

Sayaka suona il Recamier Stradivarius del 1729 – gentilmente prestato da Ueno Fine Chemicals Industry Ltd.

 

Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo

 

L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo è il più antico complesso sinfonico dell’ex Unione Sovietica. Nata dal Coro Musicale Imperiale nel 1882, fino all’inizio del Novecento ha suonato unicamente per i circoli aristocratici. Il 19 ottobre 1917, durante la Grande Rivoluzione, grazie a un decreto divenne Orchestra di Stato e tenne il suo primo concerto pubblico. L’anno seguente fu incorporata nella neonata Filarmonica di Pietrogrado, che sarebbe diventata il più importante organismo musicale dell’Unione Sovietica. Dopo la rivoluzione ha suonato per alcuni anni nelle fabbriche e ha fatto opera di diffusione della musica fra le classi operaie. Durante questo periodo è stata diretta da molti nomi celebri quali Emil Cooper, Alexander Glazunov, Sergej Koussevitzky, Bruno Walter, Otto Klemperer, Hans Knappertsbusch ed Erich Kleiber ed ha suonato con solisti quali Vladimir Horowitz e Sergej Prokofiev. Su iniziativa dei numerosi direttori stranieri, l’orchestra ha cominciato a suonare il repertorio moderno – Stravinkij, Schönberg, Berg, Hindemith, Honegger e Poulenc. Nel 1928 l’orchestra ha eseguito in prima assoluta la Sinfonia Classica di Prokofiev, sotto la sua stessa direzione, e nel 1926, sotto la direzione di Nikolay Malko, la Prima Sinfonia di Shostakovich nella Sala Grande della Philharmonia.Nel 1938 venne nominato direttore stabile Evgenij Mravinskij, che ne restò alla guida per cinquant’anni, creando, passo dopo passo, una delle migliori orchestre del mondo. Un forte legame artistico e umano lo legava a Šostakovič e divenne quindi il primo e miglior interprete delle opere del compositore.Nel 1946 il primo tour dell’orchestra all’estero, il primo nella storia sovietica. Da allora l’attività all’estero è stata intensissima, toccando Asia, America e più di venticinque paesi nella sola Europa, sotto la direzione di Stokowski, Maazel, Mehta, Masur, presentando opere di Britten, Copland, Kodály, Lutoslawski, Berio, Penderecki, etc.Successivamente alla morte di Mravinskij, nel 1988 Yuri Temirkanov venne nominato direttore artistico e direttore principale.  Recentemente il Corriere della Sera, in merito alla collaborazione di oltre venti anni, ha scritto:” Yuri Temirkanov e la Filarmonica di San Pietroburgo sono qualcosa di unico nel panorama mondiale della musica …musicisti incredibili, ognuno è solista, ma in perfetta sintonia l’uno con gli altri”.I successi riscossi negli ultimi anni in contesti prestigiosi come l’inaugurazione della stagione 2005/2006 alla Carnegie Hall, i festival di Salisburgo, Lucerna, Atene, Helsinki, BBC Proms, hanno confermato la sua fama a livello mondiale. Nel 2007, 125°anniversario dalla fondazione, la stagione dell’Orchestra è stata particolarmente intensa, arricchendo il suo repertorio con numerose prime esecuzioni russe di opere contemporanee: a San Pietroburgo ha aperto il Festival Invernale sotto la direzione di Evgenij Kissin, ha eseguito il Requiem polacco di Penderecki diretto dall’autore e il Primo Concerto per pianoforte di Rodion Ščedrin con il compositore stesso al pianoforte, ha suonato con Serge Baudo, Hans Graf, Paata Burchuladze e Freddy Kempf. La stagione 2011 si è aperta con l’esecuzione della leggendaria Sinfonia “Leningrado” di Šostakovič di cui ricorreva il 70° anniversario; un altro omaggio al grande compositore è stato un concerto monografico diretto dal figlio, Maxim Šostakovič.Nel 2013 l’Orchestra ha reso omaggio a Temirkanov che festeggiava un doppio anniversario: 25 anni alla testa della Filarmonica di San Pietroburgo e i suoi 75 anni. Per sottolineare l’eccezionalità di quell’annata, l’Orchestra ha eseguito in prima assoluta The Ride of Winter 1949 di Desjatnikov e alcune composizioni di Bright Sheng dirette dall’autore. Ha anche eseguito Ein deutsches Requiem di Brahms e composizioni di Musorgskij, Schönberg, Janáček, Poulenc, Rota, Bernstein e Karłowicz. In occasione di quell’anno di celebrazioni hanno collaborato con Kent Nagano, Mariss Jansons, Vladimir Yurowski, Nikolai Lugansky, Denis Matsuev, Elisso Virsaladze, Vadim Repin, Natalia Gutman, Mischa Maisky, Paata Burchuladze. Partecipano tradizionalmente a festival quali Annecy Classique (Francia) e MiTo Settembre Musica (Italia), così come al Festival di Lucerna (Svizzera), ai BBC Proms (Gran Bretagna) e al George Enescu Festival (Romania). Nella passata stagione sono stati impegnati in 7 tour con concerti in Russia, Europa, Corea del Sud, Taiwan, Cina e Stati Uniti.

L’orchestra e il suo direttore principale hanno aperto la stagione in corso con un tour europeo su larga scala.

 ufficio stampa Fondazione Petruzzelli

redazione

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