Suoni dalla Spagna con il Trio Palomares composto dal violinista Joaquín Palomares, dal chitarrista Fernando Espì e dalla danzatrice Estefanìa Brao, che tra virtuosismo strumentale e passi di danza del folklore iberico, domenica 7 luglio (ore 20.45), nel Chiostro Santa Chiara di Mola di Bari, ripercorrono la grande letteratura musicale del loro Paese, tra Ottocento e Novecento, per il secondo appuntamento dell’AgìmusFestival diretto da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro (biglietti 10 e 8 euro su vivaticket, info 368.568412).
Il concerto-spettacolo si apre con la suite “Impresiones de España” di Joaquín Malats, pianista e compositore di straordinario talento molto legato ad Isaac Albéniz, del quale il Trio Palomares propone nel corso della serata il “Tango” dalla suite “España op. 165 n. 2”. Albéniz ebbe il merito di esaltare il carattere folkloristico della musica spagnola al pari di Enrique Granados e Manuel De Falla, altri autori immancabili di questo programma. Di Granados si ascolterà la Danza Española n. 5 “Andaluza”, mentre di Falla verranno eseguite quattro delle sette “Canciones Españolas”, ovvero “El paño moruno”, “Nana” e “Polo” dai temi tipicamente andalusi e “Jota” dai moduli dell’Aragona, oltre alla “Danza” dall’opera lirica “La vida breve”.
In programma anche alcuni estratti dalle “Canciones Españolas Antiguas” di Federico Garcia Lorca, il quale fu prima ancora che poeta un ottimo compositore e musicista. E fu attraverso Falla che affinò quel rapporto con la musica popolare avuto sin dall’infanzia. La selezione comprende “Los peregrinitos”, “Anda, jaleo”, “Los cuatro melerose”, “Sevillanas del Siglo XVIII”, “El Café de Chinitas”, “Zorongo” e “Nana de Sevilla”. Completa il quadro una finestra su Pablo de Sarasate, grande violinista, dotato di una straordinaria comunicativa, del quale si ascolteranno “Playera” e “Romanza Andaluza”.
redazione