Stagione teatrale a Bisceglie 2019_2020: presentato il programma

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Con più di trenta spettacoli in cartellone e una selezione che racconta la migliore produzione italiana senza farsi ingabbiare dalle categorie, sistemaGaribaldi torna a candidarsi come uno dei poli teatrali più vivi della Puglia. A presentare la nuova stagione intitolata Cose dell’altro mondo, alla libreria Laterza di Bari, insieme all’ideatore Carlo Bruni, il direttore del Teatro Pubblico Pugliese Sante Levante, l’assessore alla cultura della Città Antonia Spina e il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.

 

La nuova impresa di sistemaGaribaldi si sviluppa per ellissi e non sottolinea più la distinzione fra i generi, affidando alla scelta dello spettatore un calendario densissimo che intreccia la danza con il teatro, la musica con la letteratura.  Rinviando ad un appuntamento di mezza stagione la presentazione dei due focus conclusivi di maggio (Prospettiva Nevskij e il Tempo dei Piccoli), si affrontano i contenuti del prologo e del corpo principale, distribuiti fra gli spazi delle Vecchie Segherie Mastrototaro, partner dell’impresa e il rinnovato Teatro Politeama Italia.

Al prologo Maestri & Margherite (Vecchie Segherie) il compito dell’imprinting, con una full immersion che chiarisce subito le ambizioni del cartellone, inanellando una sequenza di opere che meritano un viaggio a Bisceglie. In apertura, a La classe di Fabiana Iacolizzi (21 e 22 novembre), lavoro imperdibile popolato da una schiera commovente di marionette manovrate a vista, si associa la poesia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, impegnati nell’incarnare due creature di Franco ScaldatiTotò e Vicé (21 novembre). A seguireil sorprendente dialogo teatrale che Carlo De Ruggieri intrattiene con il pubblico per Ogni bellissima cosa (23 novembre) el’Icaro caduto di Gaetano Colella dal quale sarà difficile distaccarsi per seguire, nella stessa serata domenicale (24 novembre), il concerto finale dei Radiodervish impreziosito dagli archi della Orchestra Sinfonica di Lecce.

Nessuna separazione fra tradizione e innovazione nel trasferimento al Politeama, ma solo salutare interdipendenza, evidente in un’opera come Lascuola delle mogli di Molière secondo Arturo Cirillo (13 dicembre) come nella nuovissima e profonda drammaturgia di Lucia Calamaro, in esclusiva regionale,reduce dal debutto alla Biennale di Venezia, riassunta dal suo Nostalgia di Dio (20 dicembre).

Dicembre è anche il mese tradizionalmente dedicato agli incontri letterari ed ecco una triade supportata dal Circolo dei Lettori cittadino e difficile da considerare di secondo piano: Mario Calabresi, il primo, Paolo Di Paolo, il 12 e Gianrico Carofiglio il 16 dicembre.

Gennaio intreccia un dittico shakespeariano composto dal Riccardo 3 riscritto da Francesco Niccolini (10 gennaio) e dai sonetti interpretati da Nunzia Antonino (Cantare Shakespeare, 24 gennaio), con La ragione del terrore, indagata da Salvatore Tramacere ed evocata da Michele Cipriano per Koreja (18 gennaio).

Febbraio si apre con la danza di Equilibrio Dinamico che rilegge il canone dei classici pas de deux alla luce di uno sguardo contemporaneo, animando una fuga, una Suite escape, affidata al coreografo Riccardo Buscarini (7 febbraio). Incontro di punta, il 15 febbraio, con Davide Enia e L’abisso, espressione fra le più apprezzate di quel teatro civile che ci aiuta ad affrontare problemi cogenti del nostro tempo. Altrettanto civile, l’edizione di Uccelli proposta dalla Bottega degli Apocrifi e diretta da Cosimo Severo con quasi cento ragazzi in scena, impegnati nel dar corpo e voce a quel popolo che Aristofane invitò a sfidare gli dei (21 febbraio). A una splendida Maddalena Crippaallegra vedova, si affida in marzo (il 6) il compito di riportare in teatro l’operetta, mentre Christian Di Domenico, con Mio fratello rincorre i dinosauri, mette in scena la fortunatissima opera di Mazzariol. Danza Vivaldi la MM Company, “coreografata” da Michele Merola (20 marzo),mentre una risata antiretorica e liberatrice monta nel dialogo fra una regina della scena, Isa Danieli e il bravo Enrico Ianiello in Giacomino e mammà (3 aprile), per deflagrare nel finale fuoco d’artificio di Lillo & Greg, impegnati in Gagmen il 17 aprile.

Una grande attenzione all’infanzia si esprime attraverso l’intenso calendario destinato alle scuole di ogni ordine e grado, dal quale emergono quattro appuntamenti pomeridiani. Il primo, Il Principe Mezzanotte, firmato da Alessandro Serra (lo stesso dell’acclamato premio Ubu Macbettu), festeggia l’Epifania e comporta un vero e proprio viaggio degli spettatori nella storia, con tanto di cassetto del comò da cui passare per entrarci. Gli altri insistono intorno al teatro di figura, in modo diretto (L’elefante smemorato e la papera ficcanaso il 2 febbraio e Nella vasta pianura il primo marzo) o trasformando dei veri attori in pupi, nella bella messa in scena dedica a Pasolini che i Cantieri Koreja propongono con I paladini di Francia (5 aprile).

Amplissima l’offerta formativa della Squola con la q, su cui svettano un cantiere pedagogico destinato a insegnanti e genitori, e il capitolo diretto da Giulio De Leo dedicato alla danza contemporanea. Libero Corpo è divenuto uno degli appuntamenti più qualificati a sud, articolato quest’anno in un vero e proprio corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione Puglia e dal MiBac (ancora aperte le candidature).

Custodi stanziali del “sistema” sono le compagnie Menhir e Kuziba Teatro. Decisiva la collaborazione con Vecchie Segherie MastrototaroPuglia OffPresidio del Libro/Circolo dei LettoriEpassZona EffeAbbraccio alla Vita, gli ArchimistiBiciliaeBinario Zero e Un Panda sulla Luna, a rappresentare solo la parte più visibile di quella crescente schiera di complicità dedite a dare senso al termine “sistema”.

Botteghino aperto al Garibaldi dal prossimo 5 novembre. Informazioni: sistemagaribaldi@gmail.com omonima pagina Fb e  371.1189956.

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La citazione che apre il catalogo

Non so dirti cosa fa l’Arte e come lo faccia, ma so che spesso ha giudicato i giudici, chiesto giustizia per gli innocenti e mostrato al futuro quel che il passato ha sofferto, così che non lo si è più dimenticato. So anche che quando l’arte fa questo, i potenti ne hanno paura. E che a volte una simile arte circola fra la gente come una leggenda, perché dà senso a quello che le brutalità della vita non sanno spiegare, un senso che ci unisce, perché è finalmente inseparabile dalla giustizia. L’arte, quando funziona così, diventa il punto d’incontro dell’invisibile, dell’irriducibile, del duraturo, del coraggio e dell’onore.

John Berger – Presentarsi all’appuntamento

L’introduzione del direttore

Avviandoci alla pubblicazione di questo catalogo, nuovi eventi sembrano rafforzare il senso del titolo scelto. Purtroppo non in positivo. L’aggressione turca, per meglio dire dell’attuale governo turco, che minaccia una delle esperienze più preziose di quella regione martoriata, una sperimentazione di democrazia fondata sull’autogestione e sulla totale parità di genere, si configura proprio come una cosa dell’altro mondo vista l’inerzia con la quale l’occidente “emancipato” lascia che si compia l’ennesima pulizia etnica, questa volta a carico del popolo Kurdo. Naturalmente la nostra stagione conforterà il titolo di altri contenuti, eppure nel presentarla ci sembra doveroso riaffermare il Teatro come occasione per illuminare il tempo di una luce che ne riveli le contraddizioni, offrendo a chi lo anima e a chi lo fruisce l’opportunità di riconoscerle. Dunque, non sarà necessario riassumere qui ciò che troverete descritto più avanti, quanto piuttosto ricordare a tutti noi l’esercizio della ragione e del sentimento che ci offre ogni forma d’Arte e quanto in particolare il Teatro sia un laboratorio della Comunità. Una Comunità che noi auspichiamo coesa e inclusiva, pacifica e onesta, curiosa e lungimirante. Perché la brutalità, il sopruso, l’ingiustizia, sono sempre frutti dell’umano quando rinuncia a quella splendida missione che gli è stata affidata come custode cosciente della vita.

Carlo Bruni

Il commento degli Amministratori

sistemaGaribaldi s’inserisce nel vasto panorama di attività culturali che la Città di Bisceglie promuove come un caso esemplare. In questo progetto l’Amministrazione Comunale sperimenta non soltanto l’idea di un Teatro “abitato” e dunque fulcro costante di riferimento artistico e culturale per i cittadini e gli ospiti, ma anche un principio di rete: tessuto connettivo destinato ad alimentare l’idea stessa di Comunità, valorizzandone i pregi, ma anche aprendola alle migliori influenze del mondo. Ed è un piacere riconoscere in questo percorso il concreto ampliarsi delle relazioni, attraverso l’accoglienza di ospiti di prestigio, lo sguardo innovativo delle scelte, il concreto maturarsi di legami territoriali che in questo catalogo prendono evidenza nella serie di collaborazioni stabilite.

Altri mondi e altri modi di vedere ci offrono l’opportunità di scoprire meglio chi siamo ed è solo accogliendo come un’opportunità il confronto, l’incontro, che potremo vincere le difficili sfide di questo tempo. Come Amministratori di una Comunità proviamo a coltivarli in questo caso con il nostro sistemaGaribaldi.

Angelantonio Angarano                      Tonia Spina                             

            Sindaco                          Assessore alla Cultura                       

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