Stagione teatrale a Taranto 2019/20: il programma

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 TARANTO – Già pronta ai nastri di partenza, viene annunciata oggi martedì 18 giugno alle 11 nel foyer del Teatro Fusco, la nuova stagione del rinato teatro comunale. Nell’occasione vengono resi noti anche i dati relativi alla stagione appena conclusa (comunicato a fine conferenza stampa). Presenti il sindaco, Rinaldo Melucci, l’assessore alla cultura, Fabiano Marti, il direttore del teatro, Michelangelo Busco, il consigliere del Cda del Teatro Pubblico Pugliese, Roberto Romeo, la dirigente Attivita’ teatrali del TPP, Giulia Delli Santi.

 

LA STAGIONE Danza aerea, musica, opera in commedia, testi e drammaturghi classici e contemporanei riletture e sorprendenti prove d’attore. In fuori abbonamento il 1 novembre la prima data, alle 18.00: Elisa Barucchieri, la coreografa che fa da molto parlare di sé in tutta la Puglia per aver introdotto la danza aerea nella nostra regione in modo teatrale, spettacolo che fonde danza aerea, a parole, musica e teatro.

Shakespeare in Dream intreccia i versi del Bardo con un testo originale di Selene Favuzzi, con le musiche oniriche del Maestro Luigi Maiello, e con le coreografie elegantissime e potenti di Elisa interpretate dalla sua compagnia ResExtensa. Shakespeare ricorre a personaggi magici in varie delle sue opere, figure indimenticabili e straordinarie che continuano ancora ad affascinare il pubblico di tutte le età.

Sabato 16 e domenica 17 (stesso orari dell’anno scorso) arriva Ettore Bassi, pugliese d’origine, ora ancora più amato dal pubblica dopo la partecipazione a Ballando con le stelle. Con la regia di Marco Iacomelli, in scena L’attimo fuggente, in fondo, una storia d’amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Una scrittura che rappresenta ancora oggi, a trent’anni dal debutto cinematografico, un commovente e straordinario contributo alla formazione delle ultime generazioni. Portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy – viene riportato nella scheda che presenta lo spettacolo di Bassi – e del loro incontro con il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami rinnovando quell’esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire a quelle nuove generazioni che non la conoscono e che non sanno «che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso.

L’altra proposta è fissata nel we successivo, sempre a novembre, sabato 23 e domenica 24 novembre,

Glauco Mauri, Roberto Sturno nel bellissimo Finale di partita, di  Samuel Beckett, con la regia di Andrea Baracco. Un’ora e quindici senza intervallo, senza fiato questo lavoro sull’insensatezza della condizione umana dell’insondabilità dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile: un teatro di personaggi che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti, più di tanti altri della cosiddetta drammaturgia di stampo realistico.

L’11 e il 12 dicembre il Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo porta a Taranto Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini con Dracula, da Bram Stoker, regia di Sergio Rubini. Dopo il grande successo di “Delitto/Castigo” Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi si cimentano in una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura, l’ultimo grande romanzo gotico.

Nel nuovo anno 2020, tuttoNapoli con due spettacoli a gennaio. Il 4 e 5 ecco Napoli dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo: Così parlo Bellavista, in scena Geppy Gleijeses nel ruolo di Salvatore Bellavista, Marisa Laurito, Benedetto Casillo . La storia del professor Bellavista La scenografia riprodurrà la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo. Con le musiche originali di Claudio Mattone. E ricordando sempre lo storico coautore di quel film: Riccardo Pazzaglia. La regia è di Geppy Gleijeses, protagonista giovane del film, diventato poi l’artista che tutti conosciamo. lo spettacolo tenderà a riproporre le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud Cazzaniga.

Il 18 e 19 gennaio, Lello Arena nel sempre amato Miseria e nobiltà, di Eduardo Scarpetta, regia di Luciano Melchionna, nuovamente insieme all’attore de La smorfia. Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire.

12-13 febbraio TSA – Teatro Stabile D’Abruzzo con Alessandro Preziosi, l’arte Vincent Van Gogh L’odore assordante del bianco, testo vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005, di Stefano Massini, in collaborazione con Festival di Spoleto, regia Alessandro Maggi

Il serrato e tuttavia andante dialogo tra Van Gogh – internato nel manicomio di Saint Paul de Manson – e suo fratello Theo, propone non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma piuttosto ne rivela uno stadio sommerso.

Van Gogh, assoggettato e fortuitamente piegato dalla sua stessa dinamica cerebrale incarnata da Alessandro Preziosi, si lascia vivere già presente al suo disturbo. È nella stanza di un manicomio che ci appare nella devastante neutralità di un vuoto.

Mentre il finale di stagione sarà il 24 e 25 marzo con Franco Branciaroli, millecinquecento pagine che appartengono alla storia non solo della letteratura, ma del genere umano. Come l’Odissea, come la Commedia, il Chisciotte o Guerra e Pace: I Miserabili, la storia di Jean Valjean, galeotto, ridotto ai lavori forzati per aver rubato un tozzo di pane, che riscatta la sua cattiva sorte con una generosità senza eguali nei confronti di vittime e carnefici e redimendosi al servizio degli ultimi. Commuovente il suo amore per l’orfana Cosette, alla quale consacrerà la sua vita e i suoi sacrifici, per onorare il giuramento fatto a una derelitta, sul letto di morte. Un personaggio a tinte forti, misericordioso coi più deboli, giusto coi criminali, dalla forza incredibile e l’indole taciturna interpretato in maniera magistrale da Franco Branciaroli. Immenso nella gravità dei movimenti, delle pause cadenzate, dall’aspetto monumentale – che riecheggia nella corporeità e nel ritmo Gerard Depardieu– con la sua cifra distintiva, capace di esprimere ironia e forza allo stesso tempo, con introspezione e leggiadria ineguagliabili.

Una nota a parte merita anche il penultimo spettacolo, quello previsto l’11 e il 12 marzo, The Opera Locos, (fare un giro sul web https://www.youtube.com/watch?v=BMryxiFSw38 per comprenderne la bellezza, l’ironia, i virtuosismi). Cinque tra i più famosi cantanti d’opera del mondo sono convocati per un recital unico che ripercorre i più grandi classici del melodramma.

Veri cantanti lirici, molto humor e una grande storia d’amore raccontata attraverso le più grandi “hit” della storia dell’Opera di tutti i tempi.

Lo spettacolo si incentra sulle relazioni e le passioni occulte di una compagnia di Opera composta da 5 cantanti eccentrici, che durante lo spettacolo cantano rigorosamente dal vivo.

Si cantano temi emblematici come “Nessun Dorma” di Giacomo Puccini, “Regina della Notte” da “Il Flauto Magico” di Mozart, che si fonde in maniera sorprendente con elementi Rock e Pop, per creare una nuova esperienza musico-teatrale.

“The opera locos” è uno spettacolo dove le arie si sacrificano sull’altare del burlesque, un’opportunità grazie alla quale il grande pubblico può conoscere l’Opera grazie al suo aspetto più popolare, mescolando l’assurdo, il mimo e il canto lirico (i cantanti cantano dal vivo sulla musica registrata).

THE OPERA LOCOS, direzione artistica David Ottone e Joe O’Curneen , direzione musicale Marc Álvarez e Manuel Coves . Idea originale David Ottone (Yllana) e Rami Eldar

Ufficio stampa Teatro Pubblico Pugliese

redazione

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