Stagioni AGIMUS a Mola di Bari – Domenica 23 marzo RICHARD GALLIANO con «Passion Galliano» al Teatro van Westerhout in esclusiva regionale

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Stagioni AGIMUS a Mola di Bari – Domenica 23 marzo RICHARD GALLIANO con «Passion Galliano» al Teatro van Westerhout in esclusiva regionale

 

 

Domenica 23 marzo (ore 19.15) al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari

Agìmus, c’è Richard Galliano

«monsiuer» della fisarmonica

Il musicista francese è atteso in uno strepitoso concerto in esclusiva regionale

 

È una star internazionale, Richard Galliano, l’uomo che ha cambiato la storia della fisarmonica in qualità di specialista del tango argentino e della new musette francese. E per l’Agìmus lo si ascolterà in versione solo, domenica 23 marzo (ore 19.15), nel Teatro Van Westerhout di Mola di Bari, con il suo progetto «Passion Galliano», un percorso musicale attraverso cinquant’anni di carriera, duranti i quali il musicista francese ha girato il mondo intero.

«Proprio attraversando i cinque continenti ho scoperto quanto la fisarmonica sia presente nella musica popolare di tantissimi Paesi, dal Brasile alla Cina, dalla Colombia ai Balcani, dall’Argentina alla Russia», racconta Galliano, che nel suo recital tiene insieme creazioni originali, la passione per la chanson e l’amore per le opere di Debussy, Satie, Chopin, Granados, Legrand e, naturalmente, l’amato Piazzolla. «Ripercorro la storia della mia vita di artista, l’itinerario di un bambino animato dalla passione per la musica e per tutte le musiche», racconta il grande virtuoso dello strumento a mantice, che tra i tanti pezzi da lui firmati, «Chat Pître», «Tango Pour Claude» e «La Valse à Margaux», presenta anche i brani preferiti di sempre, «Ô Toulouse», «Ma plus Belle Histoire d’Amour», «Les Feuilles Mortes» oltre all’immancabile Astor Piazzolla di «Vuelvo al Sur», «Chiquilin de Bachin», «Milonga del Angel» e «Oblivion».

Proprio nell’incontro col maestro del «tango nuevo» durante gli anni Ottanta, Galliano scopre l’urgente necessità di affermare la propria identità. E da appassionato di repertorio classico, alla costante ricerca di armonia e musicalità, torna alle proprie radici, al valzer musette, alla java, al tango, incidendo nel 1991 il suo disco-manifesto «New Musette», grazie al quale viene premiato come musicista francese dell’anno. Anni dopo si dedicherà anche alla reinterpretazione delle opere di Vivaldi, Mozart, Bach e Nino Rota per l’etichetta Deutsche Grammophon. «Era il mio desiderio più caro dare un giusto spazio a questo strumento, ingiustamente qualificato come il “pianoforte dei poveri”, mentre la mia fisarmonica è sempre stata uno “Steinway con le cinghie”», spiega Galliano, introdotto alla moderna fisarmonica da Joss Baselli e André Astier durante l’apprendistato a Parigi, dove avvengono anche gli incontri con i cantanti Claude Nougaro, Serge Reggiani e Barbara (all’anagrafe Monique Andrée Serfe), oltre che con i giganti del jazz Chet Baker, Charlie Haden, Ron Carter e Michel Portal. Incontri determinanti sulla strada del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive.

Info 368.568412 e 393.9935266

Redp

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