La statua di Sant’Oronzo, collocata su una colonna alta circa 29 metri, in piazza Sant’Oronzo, a Lecce, fra una settimana sarà spostata nell’androne della sede del Comune per dare la possibilità agli addetti ai lavori di proseguire il restauro che si è dimostrato più complicato di quanto si pensasse.
L’autorizzazione allo spostamento è stata deliberata dalla Giunta Comunale. La colonna venne eretta in segno di gratitudine a sant’Oronzo, a cui la città attribuì la sua preservazione dalla peste diffusasi nel 1656 nel Regno di Napoli. Il monumento venne realizzato utilizzando i rocchi crollati dello stelo marmoreo di una delle due colonne romane che erano poste al termine della Via Appia a Brindisi. I lavori, iniziati nel 1666 furono ben presto sospesi a causa della mancanza di fondi. Ripresi nel 1681 furono ultimati cinque anni dopo. E furono guidati dall’architetto leccese Giuseppe Zimbalo.
Il restauro interessa sia la colonna che la statua. A seguito della relazione relativa alle indagini diagnostiche propedeutiche al restauro della statua (relazione trasmessa dalla ditta Colaci Emilio Impianti e Restauri srls, a firma del Prof. Alfredo Castellano nel Laboratorio di Archeometria e Fisica dell’Ambiente dell’Università del Salento) è emersa una situazione di precarietà statica del manufatto. La struttura lignea portante posta all’interno della statua infatti non è più in grado di garantire la consistenza e la staticità della statua stessa e necessita di lavori di consolidamento dell’ossatura interna che richiedono lo spostamento dalla sommità della colonna in un sito adeguato. L’amministrazione comunale ha quindi indicato come possibile sito il Palazzo di Città ottenendo, lo scorso 23 novembre, l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza.”Siamo felici – afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Delli Noci -di poter accogliere la statua del Santo patrono nella casa comunale, fatto questo che permetterà un coinvolgimento dei cittadini che potranno ammirarla e seguire da vicino le operazioni di restauro”.
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redazione