Stefano de Carolis ad Andria nell’incontro sui Mass Media e Cronaca nera /giudiziaria

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Venerdì 14 dicembre 2018 nella città di Andria,  presso la biblioteca Comunale, alla presenza di autorità civili e militari e dei giornalisti della BAT, si è tenuto l’incontro dal titolo: “Mass Media e Processi tra cronaca nera giudiziaria vecchia e nuova”. L’evento è stato organizzato dal circolo della stampa “San Francesco di Sales”. Sono intervenuti: la dott.ssa Carmela Bruna Manganelli, Procuratore della Procura della Repubblica di Bari;  il dott. Vincenzo Rutigliano, giornalista, segretario del circolo della stampa;  l’Avv Francesco Montigelli, presidente della camera penale di Trani e Piero Ricci, Presidente dell’Ordine Giornalisti Puglia. Evento riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti con crediti formativi.

Nel corso dell’importante serata è stato presentato il saggio “Con un piede nella fossa” ( LB edizioni) di Stefano de Carolis, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri e giornalista. Un libro che sta ottenendo positivi riscontri di interesse e di pubblico, in quanto entra nel merito della camorra barese radicata sul territorio di Bari e Bat, dal 1861 al 1914. Particolare attenzione merita il primo e memorabile processo celebrato a Bari nel 1891.

L’autore nella sua relazione  ha ricordato ai presenti che sul finire dell’800 la criminalità organizzata imperava e terrorizzava anche i cittadini delle città di Andria Trani e Barletta. Infatti,  sono state lette alcune righe scritte da un  quotidiano dell’epoca: “…si sono verificati dei fatti da far rizzare i capelli in testa! o in quella città i farabutti erano protetti da qualche democratico che invece apparterrebbe a quella che io chiamo canaglia rossa…  … siamo da capo con le associazioni a delinquere che ormai sono rese celebri nella nostra provincia. Questa è la volta di Andria, città che si offre all’olocausto…” (Barletta 1887)

Piero Ricci, Presidente dell’Ordine Giornalisti Puglia,  nel suo intervento conclusivo ha riferito:  “Le vicende del rapporto tra mass media e cronaca nera e giudiziaria sono state caratterizzate dallo sforzo che noi come giornalisti abbiano fatto, nel corso degli anni, di darci regole e codici deontologici sempre più stingenti. Da due episodi di cronaca anche molti anni fa coinvolsero due minori sono infatti nate scelte deontologiche e regole come la Carta di Treviso a tutela dei minori che hanno consentito ai giornalisti di darsi nei limiti nel pur sacrosanto diritto e dovere di informare. Analogamente per articoli nei quali si raccontavano i particolari di un suicidio, cosa che oggi per pietà umana non si descrivono più. Dunque la nostra professione si evolve e si dà regole sempre più in sintonia con i tempi”.

Il tour di de Carolis ha fatto ultimamente tappa nel prestigioso museo dei Carabineri di Roma, con la presenza del Procuratore Generale della Corte di Cassazione. Prossimo appuntamento sempre a Roma, nella sala stampa Camera dei Deputati.

Antonio Carbonara

 

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