La “Storia dei Circoli Giovanili nel Novecento a Bisceglie”, edito dal Centro Studi Biscegliese, è un’opera che tratta un tema profondamente imparentato con la storia del costume italiano nel XX secolo. Si raccontano, attraverso la vita dei circoli giovanili non politici, i pensieri, le aspirazioni, i divertimenti, insomma la vita di tanti giovani nel fluire del tempo, attraverso due guerre, lo sport, il progresso tecnologico e l’evoluzione del pensiero in un secolo di importanti sconvolgimenti politici e sociali. Sembrano piccole vicende, ma rappresentano l’aspetto della così detta “Storia minore”, quella vissuta ogni giorno in un mondo piccolo della provincia, ma aperto al riflusso del grande mare della storia con le sue maree e le sue tempeste. Si inizia dal Gruppo Universitario Fascista, unico circolo politico narrato, ma unico circolo giovanile esistente e permesso all’epoca e si prosegue ininterrottamente col circolo Goliardico e poi dei Professionisti e degli Amici fin verso la fine del secolo. Non sono dimenticati i circoli minori, ma pure apparsi promettenti nel corso della storia, fondati sulla musica, sull’amicizia, sul passare delle giornate in un luogo spensierato. La storia si costruisce ogni giorno anche nel costume come quello della Goliardia con le sue gioie e i suoi riti come la benedizione delle matricole e la sfilata dei carri goliardici allegorici. Tutto questo, la vita nei circoli, oggi sempre meno importante, ha caratterizzato un secolo che qui viene raccontato.
Il volume di 368 pagine con 700 fotografie è disponibile nelle librerie Mondadori Bookstore Vecchie Segherie e Toma la Luna a Bisceglie.
L’autore: Tommaso Fontana è un medico, già primario di malattie infettive nell’Ospedale civile Vittorio Emanuele II di Bisceglie, direttore sanitario del suddetto ospedale e della Asl BA2. Presidente del Centro Studi Biscegliese, appassionato di fotografia, con numerose mostre da lui organizzate, ha scritto libri di storia locale e di poesia. Racconta storie che possano rappresentare testimonianze per il futuro, che possa valutarle quando il tempo avrà cancellato le memorie dei singoli.
Redazione