Vittorio Pagano (1919 – 1979) è stato, assieme a Girolamo Comi e Vittorio Bodini, uno dei maggiori scrittori del Novecento pugliese, di livello nazionale e di respiro europeo, ma il suo percorso poetico, da Calligrafia astronautica (1958) a Zoogrammi (1964), passando per i quattro tomi dei Privilegi del povero (1960) e il poemetto Morte per mistero (1963), non è stato ancora oggetto di un’organica ricostruzione storico-critica. A ciò si aggiunga che anche le sue traduzioni dal francese, che hanno il loro esito principale nell’Antologia dei poeti maledetti (1957), le sue collaborazioni a riviste letterarie di rilievo come «Vedetta Mediterranea», «Libera Voce», «L’Albero» e soprattutto l’inserto letterario del «Critone», da lui diretto nel decennio 1956-’66, e infine la sua attività editoriale – che proprio con i Quaderni del «Critone» ha portato alla pubblicazione di alcuni dei più autorevoli protagonisti della stagione ermetica come Carlo Betocchi, Alfonso Gatto, Piero Bigongiari e Mario Luzi – meritano di essere riscoperte e approfondite.
La passeggiata, che avrà come guida Antonio Lucio Giannone, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea dell’Università del Salento, prenderà il via alle 16 dal chiostro dell’ex Monastero degli Olivetani, si dirigerà in Piazza Duomo attraversando le Mura urbiche e si concluderà alle 19 al Teatro Astragali in via Candido 23 a Lecce con il secondo appuntamento della rassegna “Le belle bandiere. Poesia – segni di pace“, percorso in cinque appuntamenti (21 febbraio, 21 marzo, 11 aprile, 23 e 30 maggio) che – attraverso presentazioni, performance, letture, incontri – propone un interessante viaggio nella letteratura regionale, nazionale e internazionale. Alla manifestazione parteciperanno, oltre a Stefano Pagano, figlio del poeta, Anna Lucia Cudazzo, Simone Franco, Antonio Lucio Giannone, Simone Giorgino, Alessandro Lorusso (DonDub), Mauro Marino, Gianluca Milanese, Luciano Pagano, Fabio Pollice, Piero Rapanà, Fabio Tolledi, Mauro Tre,Franco Ungaro e Walter Vergallo.
Le belle bandiere. Poesia – segni di pace rientra nel progetto Taotor, promosso dalla compagnia salentina, diretta da Fabio Tolledi, in collaborazione con Ar.Va, Theutra e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, co-finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia. Venerdì 29 marzo (ore 21 – ingresso 5 euro) sul palco di Astragali Teatro appuntamento con “Come le onde del mare. Dedicato a Gianmaria Testa“. Il cantautore Massimo Donno, la cantante Serena Spedicato e il giornalista Pierpaolo Lala proporranno un omaggio all’artista piemontese, morto il 30 marzo 2016. Dal 1 al 4 aprile Taotor proporrà la seconda edizione del Premio Marcello Primiceri, riservato ad artisti, compagnie e gruppi teatrali under 35. Il regista e giornalista pubblicista del “Quotidiano di Lecce” (oggi “Nuovo Quotidiano di Puglia”), nel 1981 diede vita ad Astràgali Teatro, prima compagnia professionista del Salento, e morì in un incidente stradale nel dicembre 1987, a 35 anni. In programma anche Cabaret Sacco & Vanzetti del Teatro dei Borgia (5 aprile), Pasionaria con Enza Pagliara e Dario Muci (25 aprile) e, in anteprima regionale, Combattimento di Muta Imago (25 maggio). Martedì 7 maggio (ore 16 – ingresso libero) appuntamento con la manifestazione finale della Maratona di Lettura, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce e da Astragali Teatro,
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi lavori hanno trovato casa in molti siti in Italia e all’estero anche patrimonio dell’umanità dell’Unesco come Palazzo Topkapi, uno dei monumenti più importanti di Istanbul che fa parte delle “Aree storiche d’Istanbul”, nella Cittadella di Erbil, simbolo del Kurdistan iracheno.
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