Da venerdì 27 a domenica 29 luglio nelle vie del borgo antico di Bitonto torna il “Ta.Tara.Tatà – Bitonto Folk Festival”, alla sua IV edizione, l’unica manifestazione di musica e danza popolare in terra di Bari. Dopo il successo della scorsa edizione con ben 5000 presenze, il calendario di questa quarta edizione si presenta ancora più ricco di spettacoli con gruppi musicali e ospiti locali e non solo provenienti da tutto il sud Italia.
Il Festival, organizzato dall’associazione ‘Folkèmigra’con il Comune di Bitonto per la ‘rete dei festival’, è diventato ormai un punto di riferimento per il territorio e non solo, espressione identificativa di una comunità della sua storia e dei suoi costumi, grazie alla musica popolare quale elemento aggregante di un’intera collettività. Bitonto, crocevia di culture e di popolazioni, vuole divulgare, preservare e tramandare il suo patrimonio e le sue radici in maniera attiva proprio attraverso questo festival che attraverso la musica popolare abbraccia secoli e secoli di civiltà del Mare Nostrum.
Il Festival, detto anche Ta.Tara.Tatà, acronimo di tammorre (tamburelli), tarantelle e tataranne (nonni, ossia gli avi che hanno tramandato simili tradizioni), ma anche figurazione musicale della tarantella, prevede inoltre workshop, seminari, concerti e stage su musica e danza popolare incentrati sull’enorme patrimonio demo-etno antropologico. L’obiettivo è ricreare una festa del passato ma in cui è possibile anche imparare a ballare o perfezionarsi in speciali sessioni avanzate. Un appuntamento tra musica, arte e buon cibo, imperdibile per gli appassionati di danze popolari ed estimatori enogastronomici.
Il programma
Il primo giorno della manifestazione, venerdì 27 luglio, a partire dalle 20,30, nel centro storico, va in scena “La notte della festa” con musica nelle corti. Protagonisti 4 gruppi musicali: Vagatrio, Gianni Amati e li Senature, Fortunato Stillittano e Valentina Donato nel ‘Progetto tarantella’ e Gianni Labate (Associazione Itinerari e sentieri). La serata, che prevede anche differenti stili di danze popolari internazionali, sarà particolarmente incentrata sulla musica mediterranea. Gli eventi si terranno contemporaneamente nelle varie location caratteristiche del centro storico, creando così un percorso nel quale gli spettatori potranno muoversi liberamente scegliendo il proprio genere preferito. Infine alle 23,00 in Piazza Cattedrale è prevista la ronda finale dei gruppi e suonatori spontanei.
Sabato 28 e domenica 29 luglio sarà invece protagonista la musica popolare locale.
Nello specifico sabato 28 nel Chiostro di San Domenico a partire dalle 16,30 si terrà lo stage di Tammurriata dell’agro nocerino sarnese a cura di Vincenzo Romano, il cantore pellegrino. A seguire lo stage di Danze del Sud a cura di Gianni Labate. Dalle 21,30 in Piazza Cattedrale si terrà il concerto del gruppo Uhaneme diretto da Vincenzo Romano.
Mentre domenica 29 luglio a partire dalle 20,00 in Piazza Cattedrale danze internazionali a cura di Gianni Labate. A seguire concerto del gruppo Uaragniaun – Suoni della Murgia- con ospite della serata Pietro Balsamo. A seguire concerto del gruppo Folkèmigra – storie e musiche della Terra di Bari.
Anche questa edizione 2018 sarà arricchita da degustazioni di prodotti tipici locali e dei presidi Slow Food accompagnati dai vini delle migliori cantine pugliesi. Non mancheranno anche gli oggetti artistici del mercatino artigianale locale.
Info: www.bitontofolkfestival.it
www.facebook.com/folkemigra
Folkèmigra
L’associazione Folkèmigra nasce a Bitonto dall’incontro di musicisti provenienti da percorsi diversi ma con una radice unica: l’amore per la musica popolare.
Significativo ed emblematico il nome del gruppo: Folkèmigra. La musica popolare che nasce come carta d’identità di una comunità e si mescola grazie a migrazioni di lavoro, come avveniva nel tavoliere o nell’alta murgia dove si incontravano i mietitori di grano, o i pastori che giungevano per la transumanza, dalle regioni limitrofe e che a fine lavoro si ritrovavano suonando e cantando ognuno la musica della propria cultura. Il folk inteso dunque come abbattimento di ogni barriera fisica e soprattutto sociale. Il ‘Folk è Migrare’ con la musica per abbattere questebarriere.
Il vasto repertorio comprende diverse tipologie di musiche popolari del sud Italia. Partendo dalla tarantella murgiana (tipica della zona barese e dell’alta murgia) fino ad arrivare alla coinvolgente pizzica salentina passando per la passionale tammurriata campana e ancora tarantelle, polche macchiette e stornellate tipiche pugliesi.
redazione