Tabaccaio di Bari indagato per riciclaggio in relazione al reddito di cittadinanza

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In un nuovo filone dell’inchiesta della Procura di Bari che nel dicembre del 2021 fece emergere una truffa di oltre un milione di euro per false residenze in Italia di 511 cittadini romeni, per beneficiare poi del reddito di cittadinanza, il gip del Tribunale di Bari ha disposto il sequestro preventivo per 465 mila euro ad un tabaccaio di Bari, indagato per ‘riciclaggio’.    Secondo l’accusa l’uomo, attraverso l’esecuzione di operazioni finanziarie fraudolente connesse ad acquisti simulati, avrebbe permesso a 307 cittadini romeni, coinvolti nell’ inchiesta, di monetizzare le somme indebitamente percepite dall’Inps del reddito di cittadinanza, ostacolando in tal modo l’identificazione del profitto illecito, per oltre 465 mila euro. Le indagini sono state eseguite dalla guardia di finanza.
L’ attività d’inchiesta della Procura di Bari nel 2021 accertò che gli indagati avevano chiesto alla Agenzia delle Entrate l’assegnazione del codice fiscale nel corso del biennio 2019/2020 per poter presentare la dichiarazione sostitutiva unica e ricevere la rispettiva attestazione Isee, propedeutica alla richiesta del sussidio. Nel corso delle indagini era stato individuato anche un dipendente di un Caf a Bari che aveva provveduto ad inoltrare la quasi totalità delle domande per l’ottenimento del reddito di cittadinanza. (ANSA).

Redazione

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