È stato scarcerato ed è agli arresti domiciliari l’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia, Mario Antonio Lerario. Lerario era in cella dal 23 dicembre scorso per corruzione, con l’accusa di aver intascato una tangente da 20 mila e una da 10 mila euro da due imprenditori. I giudici hanno accolto l’appello cautelare proposto dalla difesa di Lerario, l’avvocato Michele Laforgia, contro il provvedimento con il quale il gip, il 19 gennaio scorso, aveva rigettato l’istanza.
In udienza il procuratore Roberto Rossi e l’aggiunto Alessio Coccioli si erano opposti alla scarcerazione, spiegando che la vicenda delle microspie e le dimissioni non ridurrebbero i rischi di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati.
Dopo il deposito delle motivazioni valuteranno se impugnare il provvedimento in Cassazione.
Redazione
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