Tap: noi dialoghiamo ma danni a cantiere

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Recinzione danneggiata al cantiere per la realizzazione dell'approdo del gasdotto Tap a San Foca, sul litorale di Melendugno (foto Tap Italia - 23 aprile 2017)

Mentre istituzioni e azienda in modo responsabile dialogano e discutono su come tutelare l’ambiente e la stagione turistica dell’intero Salento, ci tocca dover registrare l’ennesima notte fatta di recinzioni divelte, ulivi messi in pericolo, devastazioni compiute dalla parte cattiva del movimento No-Tap”.

Lo riferisce in una nota la società Tap Italia. “Tap – prosegue la nota – continua a discutere con chi vuole davvero il bene del Salento e degli ulivi, e non con chi pensa di poter sostituire il dibattito con la violenza”.
Nella nota si conferma che Tap “ha proposto ieri in Prefettura di espiantare i 12 ulivi rimanenti (l’espianto di 211 ulivi è stato pienamente autorizzato), mettendoli in sicurezza nella zona di cantiere, senza ulteriori trasferimenti che darebbero a qualche malintenzionato occasione di visibilità ai danni dell’immagine del Salento”, proposta accolta da Prefetto e sindaco di Melendugno. Domani saranno definiti con gli agronomi tempi e modalità di questa attività.

ansa

di Antonio Carbonara

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