Tap: Pm riapre l’ inchiesta sul gasdotto, dopo l’esposto di 8 sindaci

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Un momento della protesta 'No Tap' a Melendugno (Lecce) con alcuni bambini che cercano di 'fermare' uno degli automezzi adibiti al trasporto degli ulivi espiantati per la realizzzione di un gasdotto, 1 aprile 2017. ANSA / GABRIELLA DELLA MONICA

 La Procura di Lecce ha riaperto l’indagine, archiviata nel febbraio 2017, sulla costruzione del gasdotto Tap che porterà gas dal Mar Caspio alla Puglia. Il fascicolo, per false dichiarazioni per l’inizio dei lavori, dovrà stabilire se siano stati rispettate tutte le normative in vigore. Rispetto all’indagine archiviata, questa inchiesta dovrà approfondire se il gasdotto Tap debba essere assoggettato alla ‘Severo III’. Per questo si dovrà valutare non solo la condotta ed il terminale di riduzione del gas di San Foca oggetto della prima indagine, ma l’intero impianto: il gasdotto Tap e il suo collegamento con la rete Snam nel tratto tra Brindisi e Mesagne.

In sostanza, si dovrà valutare se in questo contesto più ampio esista la possibilità dello sforamento del tetto delle 50 tonnellate di gas nel terminale previsto dalla ‘Seveso III’.
L’indagine è stata avviata dopo l’esposto di 8 sindaci che chiedono di valutare il gasdotto come un unico impianto da San Foca a Mesagne e se debba essere soggetto ad una nuova Via.

ansa

redazione

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