I carabinieri della stazione di Marina di Ginosa (Taranto) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) del capoluogo ionico hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti del titolare di un’impresa agricola e di un collaboratore che avrebbe agito da ‘caporale’ per il reclutamento e il trasporto dei braccianti.
I due sono accusati a vario titolo di intermediazione illecita di manodopera e di sfruttamento del lavoro ai danni di 35 lavoratori romeni, i quali – secondo gli inquirenti – erano occupati ‘in nero’ e costretti a prestare l’attività lavorativa in condizioni di sfruttamento, violazione della normativa giuslavoristica e di sicurezza sul lavoro.
Contestualmente, i militari stanno eseguendo sequestri preventivi per un valore complessivo di circa 300mila euro.
Concorrono nelle operazioni 20 militari, un elicottero del 6/o Elinucleo Carabinieri di Bari e una unità cinofila del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (Bari).
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redazione