Tasse e imposte comunali a Capurso. Di ieri 5 aprile 2018 l’intervista in esclusiva a Nicola Buono, assessore al Bilancio. Riportiamo integralmente la relazione illustrativa, con riferimenti a quanto deliberato dall’amministrazione comunale nel consiglio del 30/03/2018. La redazione ringrazia il dott. Buono per la disponibilità e l’accoglienza.
“Il Consiglio Comunale del 30/03/2018, ha deliberato alcuni atti necessari per la prossima approvazione del bilancio di previsione, come la definizione delle tasse e imposte comunali. Al fine di contenere la pressione tributaria, non c’è stato alcun aumento per IMU e TASI, come previsto dalla Legge di Bilancio. Per quel che riguarda l’addizionale IRPEF, seppure sia stata introdotta con Regolamento comunale, non è efficace a causa anch’essa del blocco fiscale vigente dal 2015. Questo fa del nostro Comune uno tra i pochi in Italia in cui tale imposta non è applicata.
Discorso a parte merita la TARI. Il nuovo Piano Finanziario di gestione dei rifiuti presentato dall’Amministrazione comunale, prevede un costo complessivo del servizio pari a € 2.218.500,00, nel 2017 era stato quantificato in € 2.193.495,00.
Un importo, quindi, leggermente maggiore rispetto all’anno precedente, ma di gran lunga inferiore se rapportato al costo standard del servizio (quello che avrebbe dovuto essere calcolato nel rispetto delle linee guida definite dalla norma) che sarebbe stato pari a € 2.526.212,02, una differenza di oltre € 300.000,00 che avrebbe pesato, questa si, nelle tasche dei contribuenti.
Tornando al documento approvato, l’aumento fisiologico del costo complessivo di gestione del servizio avrebbe potuto provocare un aumento del 20% rispetto alla tariffa 2017. Tale rischio è stato evitato grazie al minor costo di conferimento dei rifiuti, causato dalla buona partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata porta a porta. Il passaggio a questa modalità di conferimento dei rifiuti ha portato la nostra città nella classifica dei “Comuni ricicloni” della Puglia. Sottolineo che il transito dal sistema stradale al sistema del porta a porta è avvenuto in maniera indolore dal punto di vista dei costi per il cittadino, in quanto tale modalità era stata prevista quale “servizio migliorativo” nell’offerta presentata da una ditta in una gara d’appalto che prevedeva sempre il vecchio sistema di raccolta stradale (quello con i cassonetti per intenderci). Per capirci ancora meglio, in alcuni comuni limitrofi il cambio dal sistema stradale al sistema porta a porta di raccolta dei rifiuti è costato ai cittadini un aumento in bolletta dal 50% al 100%.
Oggi è in corso una nuova gara d’appalto che prevede naturalmente il sistema porta a porta con una tariffa sostanzialmente invariata per i cittadini. Infatti è immaginabile per il 2018 un adeguamento medio del 3-4 % (calcolato dai 2 ai 5 euro in bolletta) per le utenze domestiche e una riduzione fino al 12% (dai 10 ai 100 euro e più) sulle utenze non domestiche (esercizi commerciali, imprese artigiane e industriali). Un segnale, una piccola attenzione al mondo produttivo capursese, finalizzato a rendere più attrattivo il territorio agli investimenti, alle nuove aperture e al sostegno dell’iniziativa economica.
Non è mai facile garantire una previsione dei costi puntuale, specie in un campo caratterizzato da diverse variabili e incognite come le tasse e le imposte comunali. Infatti, il piano appena varato risente di un debito di circa 35.000,00 euro maturato nel 2017 da ripianare nel corso del 2018. La garanzia per i cittadini è rappresentata dalla regola secondo cui le tariffe previste devono coprire integralmente i costi, quindi l’eventuale deficit o avanzo, deve essere portato a conguaglio nell’esercizio finanziario successivo.
Il nostro auspicio è che il 2019 non risenta di debiti dell’anno 2018 e riteniamo che tale ipotesi non si verificherà.
Tralasciando l’aspetto economico, è importante concentrare l’attenzione sulla sfida più importante, quella ambientale. Desideriamo vivere in un Paese pulito anche attraverso il miglioramento del servizio e la previsione di raggiungere l’80% di raccolta differenziata. Vogliamo sperare che non siano la denuncia e l’azione repressiva e sanzionatoria a convincere tutti i cittadini a differenziare i rifiuti, ma la crescita di una coscienza sempre più attenta all’ecologia e al miglioramento della qualità della vita.
Sempre in materia rifiuti, il Consiglio comunale ha approvato le modifiche al regolamento IUC, con riferimento particolare alle agevolazioni TARI, improntando il documento al riconoscimento di una maggiore giustizia sociale, inserendo l’indicatore ISEE come strumento di definizione del beneficio fiscale, parametro definito dallo stesso legislatore equo e fedele alla effettiva capacità contributiva delle famiglie.
In ultimo, al fine di migliorare il rapporto fisco-contribuente dell’Ente, riducendo il rischio di contenziosi con i cittadini, è stato varato il Regolamento sul ravvedimento operoso, strumento atto a ridurre il potere sanzionatorio di fronte alle regolarizzazioni spontanee di tributi in caso di errato o ritardato pagamento”.
Comunicato stampa di Nicola Buono, assessore al Bilancio del Comune di Capurso
intervista a cura di Antonio Carbonara, direttore di Ventiperquattro
redazione