Teatro all’Abeliano e al Kismet di Bari

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Gli appuntamenti al teatro Abeliano e Kismet di Bari: venerdì 1 e sabato 2 febbraio h 21.00 – TEATRO ABELIANO, per la rassegna To the theatre di Vito Signorile.

 

 

ELSE

Nuovo appuntamento della rassegna TO THE THEATRE al Teatro Abeliano venerdì 1 e sabato 2 febbraio, alle 21.00, con Else di Nunzia Antonino e Carlo Bruni, liberamente ispirato all’opera di Arthur Schnitzler “La signorina Else” sulla base della traduzione di Giuseppe Farese.

“Fondandoci sulla novella scritta come monologo interiore nel 1924 sotto le stesse influenze che avrebbero dato corpo alla psicanalisi di Freud, siamo partiti dall’adolescente in vacanza e dal suo dramma alimentato da un debito del padre nei confronti di un laido signor Dorsday. Debito che lei è invitata a estinguere con “strumenti” ritenuti ormai comuni, perciò lontanissimi dal produrre scandalo,ma ancora oggi “perfettamente” in grado di alimentare le tragiche conseguenze svolte dal racconto. La nostra direzione è condizionata dall’anagrafe: Else non è la diciannovenne dell’originale, piuttosto lo è stata. Rimasta impigliata nella lettera che scatenò il dramma, è alle prese con lo stesso Veronal di allora: medicinale ormai però fuori moda; veleno inadeguato al ruolo e dunque anche inutile a domare il reiterato dolore. La nostra Else vive in un mondo sordo, immerso in una crisi culturale non dissimile da quella che ispirò Schnitzler: fonte di ossessioni, nel migliore dei casi in grado di condurre alla follia”

 

sabato 2 e domenica 3 febbraio h 21.00
per la stagione Farsi Mondo, a cura di Teresa Ludovico

ANFITRIONE

Sabato 2 e domenica 3, alle ore 21.00, nuovo appuntamento della stagione FARSI MONDO, con Anfitrione, da Plauto, scritto e diretto da Teresa Ludovico.
Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me, vedo il mio aspetto, tale e quale, non c’è nulla di più simile a me! Io sono quello che sono sempre stato? Dov’è che sono morto? Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi è più disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più, e tutti mi sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono! Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2000 anni fa, che molti di noi oggi. Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi.

domenica 3 febbraio h 17.00 e 18.45
per la rassegna A teatro con mamma e papà di Vito Signorile

LA BAMBINA LIBRATA

Testo e regia Angela Iurilli
con Marianna Di Muro e Angela Iurilli
musiche Nicola Masciullo
costumi Giulia Barbanente
scene Andrea Vitti

“La messa in scena è di grande godimento con due interpreti che filano via come treni e gareggiano in simpatia e bravura. Divertente, molto, e profonda, tanto, la scoppiettante rappresentazione è in grado di avvincere un pubblico non solo di piccoli ma anche di adulti. Nicola Viesti, da “Eolo – Rivista on line teatro ragazzi”

“… un fantasioso e buffo movimento coreutico su due poltrone a rotelle accompagna una narrazione a due voci. Brave e versatili, la Iurilli e la Di Muro compongono una coppia ben assortita che imprime la giusta energia ad uno spettacolo leggero e brioso.” Italo Interesse da “Il Quotidiano di Bari”

Una storia di formazione che prende spunto dal celebre romanzo “Matilde” di Roald Dahl. Gli adulti sono chiamati a riflettere sulla posizione di educatori, mentori o oppressori; i piccoli, sull’importanza di scoprire se stessi e di scegliere le proprie figure guida. Un tributo alla spontaneità, alla curiosità naturale, al coraggio di lottare, all’istinto di giustizia e solidarietà: a tutti quei valori che tendono a mutare in stanchezza e indifferenza quando si diventa grandi.
Adele, il fratello Francesco, i genitori Gambero Rotto, la maestra Letizia Di Grazia, la direttrice Strozzarelli, la bibliotecaria Signorina Lana, sono i personaggi che prendono vita attraverso il corpo e la voce delle due attrici, animando un racconto appassionante, che porterà tutti a crescere e a cambiare in una direzione inaspettata. Anche gli spettatori talvolta si troveranno a testa in giù, a guardare il mondo da un punto di vista diverso.
Questo spettacolo è sicuramente un invito alla lettura e un omaggio a tutte quelle letture che mi hanno cambiata, ai libri che ho incontrato nella mia vita e mi hanno fatto viaggiare nel mondo e dentro me stessa.

ufficio stampa Abeliano di Bari

redazione

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