Teatro Kismet – Debutto nazionale il 13 e 14 novembre per ‘Eve’ con Eva Robin’s

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L’identità di genere in scena al Kismet con ‘Evǝ’

Debutto nazionale a Bari per lo spettacolo di Jo Clifford con Eva Robin’s

13 e 14 novembre 2021 – Strada San Giorgio martire 22F (Bari)

Un racconto sulle identità di genere che parte dalla Genesi, anzi da una personale Genesi: la drammaturga e performer inglese Jo Clifford firma lo spettacolo Evǝ (produzione Teatri di Vita), al debutto nazionale al Teatro Kismet di Bari sabato 13 novembre alle ore 21 e domenica 14 novembre alle ore 18.

Evǝ, diretto da Andrea Adriatico, porta in scena William, che al pubblico racconta come, ancora bambino, non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine e racconta la sua storia a spettatori, spettatrici e a coloro che stanno “nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre”. ‘Eve’ è anche il titolo di un libro di Jo Clifford, in cui il drammaturgo e performer transgender racconta una storia autobiografica, quella di un bambino cresciuto come bambino, sebbene “sapesse sin da subito che ciò era sbagliato”. Un bambino che crescerà e diventerà una delle 10 donne insignite del premio ‘Outstanding Women of Scotland’ nel 2017. Un libro che, proprio come lo spettacolo prodotto da Teatri di Vita, tratta temi di interesse sempre più contemporaneo, ormai al centro del dibattito pubblico, come la battaglia per l’identità di genere e i diritti della comunità LGBTQ+. In scena un cast internazionale, che comprende l’attrice e cantante transgender Eva Robin’s e la drag queen Julie J, che nei suoi spettacoli a New York unisce performance drag, danza e scrittura sperimentale. Dopo il debutto nazionale in Puglia, lo spettacolo affronterà una tournée che toccherà tra l’altro Cagliari, Bologna e Berlino.

Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Kismet e sul circuito Vivaticket.com (clicca qui per acquistare). Per info 335 805 22 11 – 080 579 76 67. Botteghino del teatro (strada San Giorgio martire 22 F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10:30-12:30/16:30-19:00 e due ore prima dello spettacolo.

SCHEDA SPETTACOLO

evǝ

di Jo Clifford

traduzione di Stefano Casi

riflessǝ in Andrea Adriatico

con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Julie J

e Anas Arqawi, Met Decay, Rodolfo Cascino – Dessy

e con ospiti a sorpresa

scene e costumi di Andrea Barberini e Giovanni Santecchia

cura di Saverio Peschechera

e Antonio Berardone, Mila Di Giulio, Laura Rodio, Alessandra Sulmicelli, Daria Vita Fede

tecnica Mirko Bergami, Fabio Cappa, Lorenzo Fedi

produzione Teatri di Vita

con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura

in accordo con Arcadia & Ricono ltd

per gentile concessione di Alan Brodie representation limited.

Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità, con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William. Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anzi… una storia che non tuttǝ conoscono.

Lo spettacolo debutta a Bari nel novembre 2021, per poi affrontare una tournée che toccherà tra l’altro Cagliari, Bologna e Berlino.

Jo Clifford è una drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, ha scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark. Tra le sue opere, il controverso The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s new frock, titolo originale di evǝ, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel 2007 all’interno di Intercity Festival. Durante il lockdown ha scritto svariati pezzi per teatri e radio inglesi, oltre che due brevi sequenze teatrali per la sua compagnia Queen Jesus Productions. Attualmente sta lavorando all’opera The not so ugly duckling con Maria MacDonel e The Covid requiem con Lesley Orr per il teatro di Pitlochry.

Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival da Santarcangelo alla Biennale Teatro. Al cinema racconta rimozioni intime e pubbliche in documentari e film drammatici, presentati e premiati in festival internazionali, fino all’ultimo Gli anni amari, prodotto con Rai Cinema e dedicato alla vita di Mario Mieli.

Eva Robin’s, icona trans dello spettacolo italiano, alterna la sua presenza come attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al Festival di Santarcangelo ne La voce umana con la regia di Andrea Adriatico, con il quale calca le scene in molti altri spettacoli, attraversando autori come Cocteau, Copi, Beckett, Jelinek. Sempre in teatro ha lavorato con altri registi come Valter Malosti e Leo Muscato (in Tutto su mia madre, che le è anche valso la nomination al premio Ubu 2011).

Patrizia Bernardi è attrice e cofondatrice insieme a Andrea Adriatico di Teatri di Vita e della compagnia :riflessi. Come attrice, è stata diretta da Adriatico in numerosi spettacoli, come Is, is oil, Un pezzo per sport, La maschia e Madame de Sade, per il quale viene candidata nel 1999 al premio Ubu come migliore attrice. Dal 2009 è tra le protagoniste della rinascita culturale de L’Aquila con l’associazione Animammersa, nata dall’esigenza di raccontare e raccogliere attraverso diverse forme d’arte le testimonianze sul terremoto che ha distrutto la città, con la creazione di spettacoli e progetti artistici.

Julie J, artista multiforme e multidisciplinare, vive e si esibisce a New York, dove combina performance drag, danza e scrittura sperimentale dedicando la sua arte alle soggettività e ai corpi marginalizzati. Nel 2019 è in residenza artistica presso La MaMa Umbria, dove segue un workshop di Andrea Adriatico e sviluppa il recital If I knew you were coming I would have worn eyeshadow. Tra i suoi ultimi lavori, la coreografia sperimentale Quel Shock! (2021) e lo show drag digitale Faulty Defence Mechanism (2021). I suoi pronomi sono she/they, ma – dice – “non importa come mi chiamate, basta che mi chiamate”.

Anas Arqawi ha studiato teatro al Freedom Theatre di Jenin in Palestina, dove ha poi recitato in spettacoli diretti da Nabil Al-Raee e Micaela Miranda. A Teatri di Vita, con la regia di Andrea Adriatico, ha preso parte a La maschia di Claire Dowie e al film Gli anni amari.

Met Decay, danzatore e performer, ha preso parte, tra l’altro, a spettacoli con il Teatro di Sacco (per la regia di Roberto Bisulli) e con i coreografi Daniela Malusardi, Mauro Bigonzetti, Sara Libori e Arianna De Angelis Marocco.

Rodolfo Cascino-Dessy è attore, cantante, modello e performer drag. Fin da giovanissimo partecipa a numerosi spettacoli e porta in scena i suoi testi, tra cui l’atto unico Mother’s song. Nel 2020 è tra gli attori del film Ernesto di Giacomo Raffaelli e Alice De Luca.

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