Quattro spettacoli di teatro ragazzi ed uno di musica domenica 5 febbraio in Puglia organizzati dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle stagioni teatrali dei Comuni di Barletta, Bisceglie, Bitonto, Foggia e Novoli.
A Barletta, Teatro Curci,alle 21.15,la Compagnia Naturalislabor porta ROMEO Y JULIETA TANGO, per dodici danzatori e quartetto musicale; Musiche di tango eseguite dal vivo dal Cuarteto; TipicoTango Spleen; Costumi Lucia Lapolla; Scene Antonio Panzuto; Luci Carlo Cerri. Coreografie e regia LUCIANO PADOVANI. Romeo y Julieta Tango porta in scena il dramma shakespeariano e lo racconta attraverso il linguaggio della danza e del tango. Con la musica dal vivo per Cuarteto Tipico Tango Spleen in scena dodici straordinari interpreti. Danzatori e tangueros argentini danno vita ad uno spettacolo raffinato e coinvolgente.
A Bisceglie, Teatro Garibaldi, due repliche, alle 18.00 domenica e lunedì 6 alle 21.00 per Factory Compagnia Transadriatica / TIR Danza, DIARIO DI UN BRUTTO ANATROCCOLO da H.C. Andersen; collaborazione al movimento coreografico Annamaria De Filippi; con Ilaria Carlucci, Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Fabio Tinella; regia di TONIO DE NITTO
Diario di un brutto anatroccolo coniuga diversi linguaggi come il teatro e la danza, a partire da un classico per l’infanzia. Uno spettacolo attraverso il quale Factory continua l’indagine sul tema della diversità e dell’integrazione centrando a pieno il senso dell’opera di Andersen. Un piccolo cigno, creduto anatroccolo, compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo. La nascita, il rifiuto da parte della famiglia, la scuola, il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore… Si gioca con leggerezza e creatività a trasformare piccoli elementi contemporanei per evocare ogni singola situazione della fiaba, attraverso le musiche originali composte da Paolo Coletta che reinterpreta Tchaikovsky. In scena al suo debutto sul palcoscenico, tenera e incantevole, Francesca De Pasquale. Lo spettacolo sarà poi in aprile a Bari, per Dab danza al Teatro Kismet il 2 e a Novoli Teatro Comunale dal 24 al 27.
A Foggia, Teatro Giordano, Teatro del Torrino,alle 17.30, LA BELLA E LA BESTIA – Official Live Show, di Madame de Villeneuve, Adattamento e Regia LUCA PIZZURRO. La fiaba è delle più romantiche: una bellissima giovane, sognatrice e grande lettrice, che riesce ad intenerire la “bestia”, scoprendone il cuore d’oro. Un cliché romantico certamente, ma anche una intesa storia piena di sentimenti generosi. Il bacio di Belle salverà la Bestia. Questo sogno è il cuore della imperitura fiaba francese romanzo di Madame Vilneuve, riletta in molteplici versioni, da quella cinematografica di Jean Cocteau nel 1945, e divenuta celeberrima nella versione cartoon firmata Disney. Strutturato nella modalità più fedele al genere della commedia musicale, racconta una storia piena di sentimento e amore, toccando numerose tematiche quali la paura della diversità, il pregiudizio e la necessità di affermare il proprio io, nonostante il volere di una società bigotta e altamente giudicante. Nella scorsa stagione lo spettacolo ha riscosso un grandissimo successo della critica e del pubblico.
A Novoli, Teatro Comunale, con replica lunedì 6, alle 17.30,Catalyst porta in scena I MUSICANTI DI BREMA, di Riccardo Rombi, con i Camillocromo, regia RICCARDO ROMBI. Liberamente ispirato alla celebre fiaba scritta dai Fratelli Grimm, I Musicanti di Brema è un vero e proprio concerto-spettacolo fatto di musica, energia e puro divertimento per un pubblico che non conosce limiti di età.
Nella rilettura scenica scritta e diretta da Riccardo Rombi, sei musicisti-animali irrompono nel Teatro dell’Opera di Brema dove uno scorbutico direttore d’orchestra sta aspettando l’arrivo della grande orchestra della città per eseguire la “famosa” opera “MeinLieben Bremen”. Ma la sua attesa si rivela presto vana: una telefonata a lungo attesa annuncia che il Gran Teatro di Opera di Brema sarà presto chiuso e al suo posto sorgerà un grande supermercato. Tempi duri per i musicisti…
Ed ecco che mentre lo sconsolato Direttore vede infrangersi i suoi sogni di arte e di gloria e si prepara a fare le valigie, proprio dagli animali arriva l’idea giusta per salvare il Teatro e la sua Musica: “Il Gran Direttore di Magazzino ci vuole chiudere il Teatro? Tanto peggio per lui! Noi lo teniamo aperto a dispetto e ci suoniamo pure dentro. Conosciamo ad orecchio la musica colta e quella dei bar, la musica dei matrimoni e dei funerali, le ninne nanne, i cori sacri e degli ubriachi. Vamos. La music c’est l’amour…”
Per non venire meno al proprio impegno il Direttore d’Orchestra accetta di dirigere i sei musicanti e l’improbabile disciplina austro ungarica finisce per scontrarsi e lasciarsi trasportare dalla multietnica follia musicale dei protagonisti in una sinfonia finale che abbraccia terre e culture diverse.
La musica è infatti un linguaggio universale, uno strumento d’intercultura che scavalca i confini e le differenze tra i popoli. Gli animali provenienti dalla strada, con un approccio alla musica di tipo istintivo e popolare, faranno emergere la loro provenienza stravolgendo i brani classici con i colori dei loro paesi di origine: un gallo francese, un cane balcanico, tre gatti sud americani e un asino romagnolo daranno vita ad una nuova sinfonia, basata non su uno spartito, ma sull’incontro di ritmi che da ogni parte del mondo irrompono nell’opera dei Fratelli Grimm.
di Antonio Carbonara