Io sono un uomo ridicolo. Lo so. Sono in molti a pensarlo. Lo so. Io per primo riderei di me stesso. E ridendo mi direi “Quanto sono cretino!” Mi sembra un buon inizio però! No?!
A questo punto voi mi direte, cosa potrebbe mai insegnarci un uomo così ? Nulla infatti, lo faccio solo per soldi. Scherzo naturalmente! Ve l’avevo detto che ero cretino! Avete visto che non scherzavo? Bene.
Io sono sempre stato ridicolo, fin da quando ero piccolo. Sono nato proprio così. Poi però qualcosa è cambiato nella mia vita ed adesso voi mi vedete (su in foto) così bello, ma in realtà sono sempre il cretino di prima, con una, come dire, con una “cosa” in più: io ora sono felice. Ed è proprio questo che voglio raccontarvi, di come lo sono diventato. Ci state? Dovete dire per forza di si… È inutile che ci pensate.
Io non so se si può insegnare la felicità, però sono certo che la si può raccontare.
E se a raccontarla è “un uomo ridicolo ma felice” forse si può anche trasmettere? Boh! Io non vi prometto niente ma mi sembra un occasione da non perdere, no… No?!
Ps. Niente di personale eh… è tutto ispirato a “Sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij.
I SOLISTI