Sostenuto dalla Regione Pulglia e dal MIBAC, con il partenariato della Provincia di Taranto e dei Comuni di Novoli, Ruvo di Puglia, Castellana Grotte e Manfredonia, Trac propone un modello pionieristico di pratica artistica sui territori e rappresenta un unicum nazionale per estensione, caratterizzandosi come vero e proprio Centro diffuso che copre una distanza di oltre 300 km. I Teatri di Residenza Artistica Contemporanea che danno vita al Trac sono infatti Factory compagnia transadriatica e Principio attivo teatro – Teatro Comunale di Novoli (Le); Crest – Tatà di Taranto; La luna nel letto/Tra il dire e il fare – Teatro Comunale di Ruvo di Puglia (Ba) e Spazio Artinscena di Castellana Grotte (Ba); Bottega degli Apocrifi – Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia (Fg).
Una “best practice” di eco nazionale: solo le Regioni che avevano attivato nelle annualità precedenti delle Residenze hanno ottenuto dal Ministero la possibilità di dare vita a un Centro. Per questo si è rivelata innovativa e ambiziosa la scelta della Regione Puglia, che ha sostenuto la proposta di un Centro che nascesse dalla relazione tra le periferie pugliesi, scommettendo sulla loro capacità di disegnare nuove mappe di riferimento per la Ricerca in campo artistico. Una scelta che nel 2018 ha fatto già registrare positivi risultati sia sul territorio sia oltre i confini, grazie all’ospitalità di circa 30 tra artisti e compagnie seguiti da 22 tutor, per un totale di 125 giornate di residenza.
“Siamo creativi e ci piace che il Trac nasca per reinterpretare i principi della geometria per ridisegnare le fondamenta”, ha sottolineato nel suo intervento Stefania Marrone (Compagnia Bottega degli Apocrifi – capofila). “Il Trac è la scommessa che ogni angolo e ogni cittadino di questa Regione abbiano uguale distanza, o meglio, uguale vicinanza, rispetto all’accesso all’offerta culturale. È la scommessa sulla tenitura e sulla qualità del calore dei focolai periferici, sulla loro ricchezza creativa e sulla loro potenzialità di innovazione della scena. Siamo temerari e osiamo ipotizzare che un Centro di Residenza così inteso metta addirittura in atto l’auspicato riequilibro territoriale”.
“La Regione ci ha creduto e ci crede. I risultati di questo primo anno hanno dimostrato che il progetto funziona e che il dialogo tra i nostri teatri e gli altri teatri d’Europa e del mondo è fondamentale”, ha proseguito Loredana Capone, assessore all’industria culturale e turistica della Regione Puglia. “Sembrava una sfida impossibile ma i fatti hanno dimostrato che rimboccarsi le maniche e fare rete porta sempre al risultato. Ecco perché per noi questo è molto più che un progetto di residenze ma la sfida di una regione intera, la Puglia, che ha scelto di aprirsi ad altre esperienze, altre realtà, altri territori, per garantire ad ogni cittadino uguale distanza, o meglio vicinanza, ai diversi punti di accesso alla cultura. Perché la cultura rappresenta una straordinaria occasione di crescita sociale oltre che di promozione turistica dei nostri luoghi. Perché divenga a portata di tutti però è necessario stabilire una relazione intima con le comunità che devono poter toccare con mano la vita dei nostri teatri, abitarne la quotidianità. Così il teatro diventa non solo il luogo della messa in scena ma il mondo in cui ci muoviamo, pensiamo, sognano e il dialogo che si realizza diventa educativo per l’intera società”.
Sino al 22 febbraio è possibile partecipare al bando Trac per la selezione di otto progetti artistici da ospitare in residenza nel 2019, distinti nelle categorie trampolino (per giovani artisti che non appartengano a realtà già strutturate e che non abbiano mai avuto occasione di confrontarsi col pubblico), nuove generazioni (per artisti/compagnie con progetti di spettacolo che guardano al pubblico dei più giovani), in attraversamento (per artisti/compagnie con progetti di spettacolo che prevedano nella loro creazione la relazione con la comunità circostante). Il bando e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.tracresidenzeteatrali.it
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