Doppia inaugurazione per la diciottesima edizione del Traetta Opera Festival
Recitazione, canto, danza: l’opera si fa totale
con la rivisitazione dell’«Antigona» di Traetta
Domenica a Bitonto e lunedì a Bari lo spettacolo «Ombra cara, amorosa»
Il Traetta Opera Festival diretto da Vito Clemente e sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bitonto, continua a esplorare la produzione di uno gli operisti più rappresentativi della scuola napoletana del Settecento, Tommaso Traetta, e inaugura la diciottesima edizione con lo spettacolo totale «Ombra cara, amorosa» ispirato all’opera «Antigona» musicata dal grande operista pugliese. L’allestimento debutta domenica 24 settembre (ore 20) nel Teatro Traetta di Bitonto, nella città natale del compositore e sede del festival, per essere replicato lunedì 25 settembre (ore 21) nel Teatro Piccinni di Bari.
Questa originale rielaborazione drammaturgica dell’«Antigona» di Traetta, è firmata da Nicola Pice, che in «Ombra cara, amorosa» ha creato un file-rouge tra il dramma ispiratore di Sofocle e i versi elaborati dal librettista Marco Coltellini, con una giustapposizione di momenti recitati, cantati e danzati. Gli attori Rossella Giugliano (Antigone) e Franco Ferrante (Creonte) saranno i protagonisti sul fronte narrativo di uno spettacolo diretto alla regia da Raffaello Fusaro nel quale sono coinvolti il soprano Martina Tragni (secondo premio al Concorso Traetta 2022), il clavicembalista Michele Visaggi, l’Ensemble Vocale Il Palazzo Incantato diretto da Sergio Lella e la ResExtensa Dance Company Porta d’Oriente, che danzerà sulle coreografie di Elisa Barucchieri. Prevista anche la partecipazione degli attori Nicolò Ventafridda e Maurizio Pellegrini rispettivamente per le rappresentazioni di Bitonto e Bari. Firmano costumi e luci rispettivamente Franco Colamorea e Andrea Mundo.
Dunque, tra le diverse riscritture della tragedia «Antigone» di Sofocle s’inserisce quella di Marco Coltellini, autore del libretto messo in musica da Tommaso Traetta nel 1772 a San Pietroburgo, dove l’opera potrebbe presto essere ripresa. Ma se nell’«Antigone» sofoclea è l’anelito alla giustizia giusta e superiore a provocare gli infiniti lutti ai mortali, nel rifacimento del racconto operato da Coltellini con Traetta, anticipatore della riforma del melodramma settecentesco prima ancora di Gluck e Calzabigi, si punta ad esaltare le diverse istanze ideali e morali che l’Illuminismo poteva attrarre nella propria orbita ideologica. E questo forte legame, intellettuale e artistico tra Coltellini e Traetta, prende forma nell’«Antigona» con scelte finalizzate all’introspezione lirica, alla finezza del pathos, alla vena napoletana, nonché al puro piacere del suono e della voce. Soluzioni che aprono la strada alla linea melodica dell’opera lirica italiana. Al centro, l’impari lotta dell’individuo contro il destino, che raggiunge il suo apice nel luogo più celebrato dell’opera, l’angosciosa lamentazione funebre notturna di Antigona nell’aria «Ombra cara, amorosa», dalla quale lo spettacolo del Traetta Opera Festival prende spunto.
Biglietti al costo simbolico di 1 euro. Info e prenotazioni 080.3742636 – traettaoperafestival.it.
Redazione