“E’ l’ennesima vergogna cui siamo abituati ad assistere inerti. In un paese che mai si è occupato degli ultimi”. Sono forti le parole di Antonio Maria La Scala, presidente della odv Gens Nova, da anni in prima linea in attività di solidarietà per gli ultimi.
Quegli ultimi che in questa tragica vicenda sono due fratellini di 2 e 4 anni. Sono morti in un incendio che si è sviluppato attorno alle 9 nel campo nomadi di Stornara a Foggia. Uno dei tanti campi nomadi della Puglia, spesso improvvisati e dove in passato sono avvenute altre tragedie. Le vittime sono di nazionalità bulgara: il maschietto aveva 4 anni, la sorellina 2. Quattro i moduli abitativi distrutti dalle fiamme. Il rogo sarebbe divampato da un braciere a legna ricavato nei bidoni usati per conservare l’olio. “Il padre era andato a lavorare in campagna mentre la mamma era andata in bagno. Quando la donna è tornata ha trovato la baracca in fiamme”. E’ la testimonianza di Rosaria, una donna romena che vive da sei mesi nel campo rom di Stornara. “I bambini dormivano – dice la donna -. Quando la mamma è tornata ha visto le fiamme”.
Antonio Carbonara