prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi
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con
Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun,
Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche
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tratto dal romanzo Le assaggiatrici di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli
soggetto
Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia
sceneggiatura
Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Lucio Ricca, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia
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Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
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Nel 2012 a 95 anni, poco prima di morire, una donna di nome Margot Wölk ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Nessuno aveva mai saputo dell’esistenza delle assaggiatrici. Margot Wölk è stata l’unica tra loro a sopravvivere alla fine della guerra.
La sua vicenda ha ispirato il romanzo e il film.
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